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  • Il cane che abbaia non morde, un Parasite delle origini

     Il regista coreano Bong Joon-Ho, premio Oscar per Parasite, ha un bizzarro passato dietro le spalle ovvero una commedia molto noir, surreale e sporca, Cane che abbaia non morde, sua opera prima datata 2000. Intanto va precisato che i cani del titolo non sono affatto una metafora, un espediente drammaturgico, ma i veri protagonisti di questo film – in sala dal 27 aprile distribuito da P.F.A. Films ed Emme Cinematografica – che si svolge in un condominio di serie c a Seul.
        In questo enorme edificio di appartamenti a schiera vive, tra mille problemi, la coppia composta da Yun-ju (Sung-Jae Lee), giovane ricercatore universitario frustrato e anaffettivo in attesa di una cattedra che potrebbe ottenere, proprio come molti altri suoi colleghi, solo comprandola e sua moglie Eun-sil (Ho-jung Kim), incinta del primo figlio e molto autoritaria nei suoi confronti . Ora l’uomo, mentre cerca di trovare i soldi per comprarsi una cattedra, entra in paranoia. Capisce che il suo principale nemico è un piccolo cane che abbaia nel suo palazzo. Decide così di eliminarlo e non sarà certo il solo. Nel frattempo nello stesso condominio vive la giovane Hyun-nam (Bae Doona), l’amministratrice del complesso residenziale che una volta letto un volantino sul cane scomparso decide di indagare.
        Ma l’umanità folle, cinica, classista e ossessionata dal profitto di questo edificio non finisce certo qui. C’è infatti anche chi i cani se li mangia, come fa appunto un guardiano dello stabile sempre affamato e anche un barbone che vive nascosto nel palazzo.
        Tutto precipita quando la moglie dell’aspirante accademico torna a casa con un cucciolo di barboncino in braccio.
        “Ogni evento drammatico ha un risvolto comico. Gli umili sono i più goffi, ma sono anche quelli capaci di ribaltare la situazione. Il poter criticare i potenti attraverso la satira è il privilegio a disposizione del pubblico e io amo mettere in scena i contrasti”, questa un po’ la filosofia delle sue storie secondo il regista.
        Bong Joon-Ho, quattro Oscar e una Palma d’oro per Parasite e, tra l’altro, presidente di giuria alla Mostra del Cinema di Venezia 2021, in questo periodo è impegnato con due sceneggiature contemporaneamente, una in inglese e una in coreano. “Il film coreano è ambientato a Seoul e ha elementi unici di horror e azione. Quello in inglese è un progetto drammatico, basato su eventi realmente accaduti nel 2016.
        Dovrebbe essere ambientato metà negli Stati Uniti e metà in Inghilterra. Il primo potrebbe essere paragonato a Parasite, come atmosfere. Il secondo a Madre”, ha detto.


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