
Al di là della validità, positività o necessità morale o etica di una azione, quando si rappresenta un Paese nel ruolo di membro del suo governo, va valutata l’opportunità. …E non sempre la positività de messaggio “lanciato” da una iniziativa corrisponde con l’opportunità di farlo.
Premesso il concetto generale, scendiamo nel merito della vicenda che intendo evidenziare, portare all’attenzione della comunità sammarinese oggi: la partecipazione del Segretario di Stato agli Interni, Andrea Beluzzi (Psd), al Gay Pride riminese dello scorso weekend. Una partecipazione che, seppure indirettamente, seppure non ufficialmente, posa sull’iniziativa dell’ArciGay romagnola la “benedizione” del governo sammarinese.
Dal punto di vista prettamente teorico, per certi versi astratto, l’appoggio anche ufficiale sammarinese ad una iniziativa che si prefigge di combattere ormai intollerabili discriminazioni e, quindi, di contrastare “l’odio”, è non solo iniziativa legittima di ogni stato e di ogni governo, ma addirittura doverosa.
Il problema, dunque, non è nella -chiamiamola- teoria, ma nella pratica. Il Gay Pride, infatti, pur proponendosi positivamente di come iniziativa per combattere ogni forma di discriminazione e odio, ha assunto le caratteristiche di una manifestazione che, per le provocatorie degenerazioni che ormai la caratterizzano, mi sembra arrivata ad alimentare “inconsciamente” lo stesso odio che gli organizzatori si prefiggono (o prefiggevano solo originariamente?) di combattere pacificamente.
Così, negli anni, “pesanti” slogan contro la Chiesa e il suo Papa, “urticanti” rappresentazioni Lgbt della crocifissione, seni e sederi al vento… Provocazioni vere e proprie verso i “diversi”, ovvero i cattolici… Da odiare perchè tali?
E tanta, tanta, troppa in una manifestazione contro l’odio, politica… “Meno Salvini; più ditalini”… “Porti aperti come il nostro c*lo”… “Meglio fr*cio che salviniano e fascista”… “Meno Meloni; più ormoni”…
“Meno Salvini” e “più ditalini”, o “meno Meloni” e “più ormoni” è il messaggio su cui il governo di San Marino ha voluto posare il suo “cappello” con la partecipazione del Ministro Belluzzi? Sono certo di no… San Marino e il suo Governo, ne sono certo, sono per messaggi come, ad esempio, quello che ha aperto il corteo 2024 riminese “Contro natura c’è solo la domenica senza tagliatelle”!!!
Anche perchè, poi, dal giorno dopo, con i vari Matteo Salvini e, soprattutto, Giorgia Meloni, il governo sammarinese è costretto a confrontarsi. E non è facile -vedi vicenda San Marino Rtv, con la Rai che non nomina il Direttore Generale da mesi- anche senza “sventolare” cartelli con scritto “meno Meloni, più ormoni”…
Oggi, in Italia, governa il centrodestra. E appare palesemente inopportuno, accostare il Titano ad iniziative politiche che, pur proponendosi nobili finalità, finiscono per trasformarsi in una manifestazione contro il governo di centrodestra, già quanto mai “diffidente” verso quella San Marino che, da oltre un decennio, si consulta con le ali più o meno estreme del Pd italiano nella definizione di ogni nomina, che sia giudiziaria, finanziaria o accademica.
Che piaccia o non piaccia, San Marino è costretto a raffrontarsi, per certe questioni, a trattare con il centrodestra italiano di governo. E’ opportuno, quindi, caro Ministro Andrea Belluzzi, per gli interessi del Titano e dei sammarinesi, mettere il cappello su iniziative nobili e sacrosante nei loro ideali, ma oggi “occupate” e “strumentalizzate”, “scagliate” contro il Governo Meloni dalla sinistra e dal grillismo italiano di opposizione?
Enrico Lazzari