Un’ondata di 28 droni kamikaze iraniani Shaded 136 è stata lanciata questa mattina dall’esercito russo contro la capitale dell’Ucraina. Lo ha scritto su Telegram il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, come riporta il Guardian. “Grazie alle nostre forze armate e alla difesa aerea, la maggior parte dei droni è stata abbattuta. A Kiev sono state udite in totale cinque esplosioni. Uno drone è esploso su un condominio nel distretto di Shevchenkiv. I soccorritori stanno continuando a spegnere l’incendio e a smantellare i detriti.
“Il numero di persone uccise nell’attacco di questa mattina è salito a tre”. Lo scrive l’agenzia Unian citando l’Ufficio del Presidente dell’Ucraina.
E’ la prima volta che per colpire la capitale ucraina vengono usati droni Shahed 136.
L’allarme aereo continua e i residenti sono stati invitati a restare nei rifugi. L’allerta vige in tutta l’Ucraina.
Tra le immagini pubblicate questa mattina dai siti ucraini e internazionali sull’attacco a Kiev con droni kamikaze iraniani, anche quella di un agente di polizia che spara con un fucile per abbattere un drone. Sui social nel Paese vengono fornite istruzioni su come far cadere i micidiali Shahed-136 usando armi leggere.

Unità delle Forze armate ucraine hanno distrutto questa mattina una decina di droni kamikaze lanciati dai russi, afferma il servizio stampa dell’Aeronautica militare riportato da Ukrinform. Tutti i droni che hanno attaccato la capitale ucraina sono stati lanciati da sud. “Nell’area di responsabilità del Centro di comando aereo, ovvero le regioni settentrionali e centrali del Paese, le unità missilistiche antiaeree e gli aerei da combattimento hanno distrutto nove droni kamikaze Shahed-136”, ha dichiarato l’Aeronautica militare. E ha aggiunto che almeno altri due Shahed-136 sono abbattuti dalle Forze di terra.
Kiev è stata colpita da “attacchi di droni kamikaze”. Lo ha detto il capo di stato maggiore della presidenza ucraina, Andriï Iermak. “I russi pensano che questo li aiuterà a vincere la guerra – ha commentato – ma mostra soltanto la loro disperazione”.
Questa mattina diversi attacchi russi hanno preso di mira infrastrutture cruciali in tre regioni dell’Ucraina, compresa la capitale Kiev: lo ha annunciato il primo ministro ucraino Denys Chmygal. “Questa mattina i terroristi russi hanno nuovamente attaccato le infrastrutture energetiche dell’Ucraina in tre regioni”, ha dichiarato, citando “cinque attacchi di droni” sulla capitale Kiev e “attacchi missilistici” sulle regioni di Dnipropetrovsk (centro-est) e Sumy (nord-est).
La centrale nucleare di Zaporizhzhia ha nuovamente interrotto l’approvvigionamento energetico esterno a causa dei bombardamenti russi, lo ha scritto su Telegram Energoatom, l’operatore ucraino che gestisce la centrale, come riportano i media internazionali. “I terroristi russi hanno sparato ancora una volta contro le stazioni elettriche nel territorio sotto il controllo dell’Ucraina, l’ultima linea di alimentazione è stata disconnessa. Nel processo di transizione, a causa di una caduta di tensione di breve durata, è stato spento il trasformatore di riserva e sono stati avviati i generatori diesel”, ha affermato Energoatom.
Esplosioni anche nella città portuale sul Mar Nero di Odessa, nel sud del Paese. Ed un allarme aereo è risuonato nella notte e in mattinata anche a Mykolaiv (Sud), Poltava e Cherkassy nell’Ucraina centrale. Lo riferisce l’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.
Il governatore dell’Oblast di Sumy Dmytro Zhyvytskyi ha riferito intanto che le forze russe hanno colpito le infrastrutture critiche nel distretto di Romenskyi dopo le 5 del mattino. Zhyvytskyi ha detto che ci sono vittime, ma non ha fornito dettagli, come riportano i media ucraini. E citato dai media internazionali, Sergiy Gaidai, governatore ucraino in esilio, ha detto che “i russi stanno cancellando dalla faccia della terra con carri armati, artiglieria e fuoco della contraerea gli insediamenti liberati dalle unità ucraine nel Lugansk. Gli occupanti stanno piazzando cubi di cemento e scavando trincee in tutta la regione di Lugansk, preparandosi per una lunga difesa”.

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