Il clima è ancora infame … di Sergio Pizzolante

Il clima è ancora infame.
Si è tolto la vita.
Ho incrociato Angelo Burzi un bel po’ di anni fa, in qualche iniziativa a Torino.
Poi, negli ultimi anni era nata una intensa interlocuzione su Facebook.
Commentava spesso le cose che scrivevo. Mi faceva molto piacere, perché la statura politica e culturale di Angelo dava più valore al confronto.
È( era!) fra gli interlocutori che contribuiscono a dare al tuo pensiero una misura.
Quindi ero un po’ stupito, negli ultimi tempi, per l’assenza di Angelo.
Nessun commento. Zero.
Si è tolto la vita.
Ci pensava da un po’, evidentemente.
Può uno che pensa di ammazzarsi scrivere commenti su Fb?
Perché?
Mi viene in mente il commento di Bettino Craxi fuori dalla casa di Sergio Moroni morto suicida: “hanno creato un clima infame”.
Ricordo cosa scrisse Sergio, al Presidente della Camera: “quando la voce è flebile, non resta che un gesto”.
Un gesto. Un colpo di pistola in testa.
Ho miei amici carissimi che hanno vissuto con la pistola come unica compagna.
Quando il clima è così infame, ci pensi.
Lo so che ci pensi.
Ci hanno pensato in molti da Tangentopoli in poi.
Un bel po’, non ci hanno solo pensato.
Tu non ti togli la vita, te l’hanno già tolta.
Eri un uomo rispettato, di successo, con tanti amici, famigliari felici, poi, di colpo, diventi “impresentabile”. Di colpo, non ti rispondono più al telefono, di colpo, scorgi per strada quello che era un tuo amico e lo vedi cambiare marciapiede. Di colpo, sui giornali, nei telegiornali, non sei più un uomo, sei un inquisito, se ti va bene. Oppure sei un detenuto. Un ladro, un mostro. Leggi cose incredibili su di te. Non ti riconosci piu.
In attesa di giudizio, dicono.
In realtà il giudizio c’è già. Da subito.
Poi anni di agonia.
Sei colpevole. La sentenza è anticipata.
Senza processo, senza verità.
Hai moglie, hai figli, nipoti, hai amici, tutti colpevoli. Con te. Per te. Per “colpa” tua.
La vita te l’hanno già tolta.
Tu decidi il finale.
Angelo è stato condannato a tre anni di carcere. A 73 anni.
Per un processo ridicolo e tragico.
Come tutti i processi su “rimborsopoli”, creati per devastare (per continuare a devastare) l’immagine di chi fa politica.
Puoi essere un grande manager o un imprenditore, come Angelo, ma se fai politica diventi feccia!
Spazzatura per le iene dei Talk Show.
Mi è capitato di testimoniare in una causa di “rimborsopoli”: “ quel pranzo di quel giorno, con i consiglieri x y, era di lavoro o di piacere?”.
Minchiate gigantesche.
Ma anni di carcere.
Angelo non ha retto. A tutto questo.
Al clima che è ancora infame.