Oggi è un giorno molto speciale 157 anni fa nasceva Pierre De Coubertin, personaggio che ha dedicato la sua vita al progresso dello sport, perfezionare l’educazione e la pace nel mondo, con uno scopo umanistico.
Inizialmente De Coubertin non aveva come obiettivo principale i giochi olimpici. Sono stati una delle grandi conseguenze del loro lavoro di amante dello sport come strumento di internazionalizzazione dei popoli. Non si tratta solo della pratica, ma anche della pace, delle lotte politiche e del futuro della civiltà.
Avere un pensiero davanti al suo tempo ha fatto dare un maggior senso alla celebre frase di Ethelbert Talbot: “L’ importante della vita non è la vittoria, ma la lotta”. ed è questo che ci racconta l’ olimpismo.
De Coubertin ha combattuto – non solo nella boxe, la cui pratica era molto apprezzato – ma lottare per le persone. Ha combattuto per l’arte (eredità del Padre Charles De Coubertin), dove ha tradotto grandi simboli nei suoi disegni. Ha combattuto per l’educazione, che dovrebbe essere offerta anche a tutti, dando sufficiente saggezza alle persone per conoscere l’un l’altro e eliminare qualsiasi tipo di pregiudizio razziale ed etica che ferire in qualche modo qualsiasi essere umano.
De Coubertin ha combattuto per la pedagogia nello sport, che valorizzava l’avvicinamento di paesi e culture lontane,-in riverenza, in modo democratico, morale, organizzato e disciplinata. Per il barone, lo sport provoca una rivalità amichevole tra i popoli, soprattutto nei giovani.
Ci sono state molte lotte… l’eredità dei suoi scopi si diffonde ancora oggi in scuole, programmi sociali, club. Ogni quattro anni, questa eredità si rinnova attraverso i giochi olimpici, che ha reso la sua lotta in qualcosa di universale.
Quest’anno la festa olimpica sarà a Tokyo, Giappone e anche la bandiera della Repubblica di San Marino con i suoi Atleti sarà presente all’evento mondiale. Come avrebbe visto Pierre De Coubertin oggi?
Comitato Nazionale Sammarinese Fair Play- CNSFP