Il COMITATO PARALIMPICO SAMMARINESE (CPS) in seguito al comunicato stampa del CONS di venerdì 18 u.s., considera doveroso esporre chiarimenti su alcuni argomenti puntuali che ledono la dignità dei suoi membri, e inoltre si riserva il diritto di sollecitare altre delucidazioni davanti agli organi pertinenti.
Il CONS, “si chiede se sia possibile creare ogni volta che si presenta l’opportunità un’organizzazione specifica per ogni tipo di attività”. Con questa prerogativa, il CPS fu condizionato (alla sua nascita) ad essere una società affiliata alla FSSS.
Riguardo agli incontri con la FSSS, essi si sono svolti per chiedere supporto nella ricerca di allenatori ed in seguito per capire le procedure amministrative per l’erogazione di contributi ordinari e straordinari. Infine, su richiesta del CPS, lo scorso 7 dicembre, sono stati discussi argomenti di carattere economico e chiarimenti riguardo alla notevole differenza nel trattamento dei nostri atleti e quelli di Special Olympics.
Purtroppo il CPS, il Direttivo, i volontari ed i propri atleti rimangono molto amareggiati dalle parole scritte dal CONS che vorrebbe “conoscere anche il livello di sviluppo raggiunto dall’attività del Comitato Paralimpico Sammarinese considerando che al momento non si hanno notizie di un’attività particolarmente vivace”. Che cosa si intende per vivacità? Lo sport non è una cosa che si possa imporre a tutti i disabili fisici-sensoriali, ogni persona nella propria libertà decide quale sia la strada migliore per “rimettersi in gioco” in seguito ad una disabilità. I nostri atleti sono persone alle quali abbiamo offerto l’ampia gamma di sport che propongono le federazioni sammarinesi, organizzando così corsi di avviamento alle discipline paralimpiche, supportando la partecipazione a gare sia in territorio italiano che all’estero. Il CONS ha ricevuto il nostro calendario per l’anno appena finito e ha dedicato diverse pagine alle nostre partecipazioni nell’ultima edizione della Rivista Panorama (presenti anche sul sito www.paralympic.sm).
Il CPS prima di chiedere ufficialmente la disaffiliazione dalla FSSS aveva valutato bene la situazione, non è stato un capriccio, semplicemente ha cercato di adeguarsi alle altre realtà esistenti nel mondo: un ente appoggiato dal Comitato Olimpico Nazionale e supportato dalle Federazioni Sportive Nazionali. L’unica cosa che si chiede è di avere lo spazio per lavorare fuori dall’ ente che privilegia il programma di Special Olympics e di essere riconosciuto a San Marino come l’ente incaricato/responsabile della partecipazione degli atleti disabili alle manifestazioni sportive internazionali a carattere agonistico.
Il CONS continua “Il CPS è presente da diversi anni ma nonostante questo il numero degli atleti raggiunto è molto basso.” Chi opera nel settore della disabilità, sa che uno degli obiettivi più delicati è quello di avvicinarsi ai diretti interessati e alle loro famiglie: non si tratta di reclutare tutti i disabili fisici che sono presenti sul nostro territorio, ma di creare una struttura che nel momento in cui ci siano dei ragazzi o giovani adulti con qualunque tipo di disabilità, intenzionati a praticare sport agonistico, sappiano che esiste un supporto per loro. Le attività organizzate che servono anche come campagne di sensibilizzazione sono state programmate e realizzate sulla base dei contributi ricevuti/promessi dagli sponsor, senza avere la certezza di un contributo ordinario da parte della FSSS. Il quale è arrivato successivamente, purtroppo, alla nostra notifica alla FSSS della intenzione di distaccarci.
Per quel che riguarda la presentazione di un programma speciale per un atleta paralimpico di interesse nazionale il CONS esprime “Finanziamenti elargiti nonostante il CONS avesse verificato che la cosa fosse praticamente impossibile essendo iniziato con ritardo il lavoro specifico sull’atleta creando illusioni ad un ragazzo che avrebbe invece bisogno di certezze. Quel progetto, a tutt’oggi, è rimasto nel cassetto, mai attivato da chi invece lo aveva proposto.” Dei finanziamenti elargiti a cui si fa menzione, ad oggi il CPS non ha ricevuto copia del documento che lo certifica. L’ultima precisazione: il progetto è stato presentato mentre già si lavorava alla preparazione fisica dell’atleta, mentre ci eravamo adoperati nel trovare per lui un allenatore, ed erano avviate le pratiche per ottenere la sua classificazione sportiva; il ragazzo senz’altro sarà sempre appoggiato dal nostro Comitato.
Il Comitato Paralimpico Sammarinese conferma l’esigenza di separare i due settori Special Olympics e Paralympic per avere un quadro sportivo più chiaro.
Il Consiglio Direttivo
Comunicato Stampa