Il comizio di Fedez. E la legge Zan … di Sergio Pizzolante

Ieri, nell’intervallo della partita del Milan, ho girato sul concerto del Primo Maggio e mi sono beccato il comizio di Fedez.
A sostegno del DDL Zan sull’omofobia.
Io non discuto la possibilità che un artista esprima la sua opinione nell’ambito di un concerto. Ci mancherebbe. A Domenica In Alessandra Amoroso ha espresso la sua opinione con civiltà. Giusto.
Ma quella di Fedez non era una opinione.
Era un comizio.
Allora posso discutere la qualità del comizio.
Posso? Senza passare per omofobo?
Comizio pessimo.
Un modo poco serio di trattare una cosa seria.
Naturalmente, è pessima la reazione della Rai. Quei dirigenti che dicono a Fedez di “adeguarsi ad un sistema” stanno anche al di sotto del comizio del marito di Chiara Ferragni.
Mi spiego.
La questione non è un fatto di priorità. Come dicono i nemici di Zan. O come dice Fedez, nemico dei nemici di Zan. Viene prima una norma sul Trentino o il vitalizio di Formigoni o l’omofobia?
È su questo livello che la discussione può fare passi in avanti?
È gettando, ad esempio, Formigoni, che è privato oggi della libertà, secondo la mia opinione ingiustamente( conta la mia opinione o è un reato?) , nell’arena dei leoni da tastiera, che si diventa più civili?
Con un Jaccuse da Colosseo?
O raccontando tutta la Lega, che essendo in maggioranza ha voce in capitolo sulla Legge, come un partito di omofobi?
Quando governavano, da soli, Pd e 5 stelle, hanno votato la legge?
È prima ancora, con i governi Letta, Renzi, Gentiloni, si è votata la legge?
Quindi è una battaglia per i diritti o speculazione politica?
È così che si convincono coloro che hanno dubbi?
Io per esempio, ho dubbi.
I miei dubbi.
Sono sempre perplesso quando si pensa di regolare penalmente le opinioni. Anche quelle deteriori.
La legge, che pubblico, dice che sono fatte salve le opinioni purché “non idonee” ha provocare atti discriminatori e violenti.
Ah si? E chi lo decide? Secondo quali criteri scientifici e giuridici? Un giudice?
Di quale corrente politica?
Ho dubbi. Ma sono pronto a farmi convincere. Perché amo la libertà e disprezzo le discriminazioni.
Ho subito discriminazioni e odio e danni concreti, per decenni, in quanto socialista e craxiano.
Sono stato considerato ladro a prescindere dai “lottatori” per i diritti civili, intellettuali de sinistra, attori, cantanti, per decenni.
So che significa.
Ma i comizi di Fedez no. Non mi convincono.
Sergio Pizzolante