Qualche giorno fa ho letto dell’ipotesi di un condono edilizio a San Marino. Dall’autorevole sito <http://www.fiscooggi.it/>www.fiscooggi.it/; ossia la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate italiana, riporto pari pari il titolo di un articolo scritto il giorno 28 agosto 2008: “Dal 1973 a oggi si registra in media una sanatoria ogni due anni. La ‘tombale’ (1982) la pi redditizia; in totale incassi per 26 miliardi di euro”. Il totale non include il condono edilizio e fiscale del 2003. Quindi 15 tra condoni fiscali, condoni edilizi e sanatorie hanno reso 26 miliardi di euro che fanno relativamente ridere per la figuraccia realizzata nel proporle in quanto ben lontani dall’impostazione iniziale pensata dall’imperatore Adriano. Altre stime si spingono fino 100 miliardi circa, ma la sostanza non cambia. Da ‘bravo analista’ sembra che il condono, nella sua nuova veste, visto che non è mai veramente redditizio rapportato in percentuale delle entrate complessive, serva soltanto come una grossa lavatrice utilizzata dai pochi soliti. Le tasse devono essere di meno, ma pagate da tutti. Diversamente, anche gli stipendiati potrebbero sentirsi autorizzati a richiedere che non venga trattenuto nulla in busta paga. Io sarei il primo a richiederlo. Il condono è un arma pericolosa.
Maiani Giovanni