Il conflitto Meloni-Repubblica spiega la stampa italiana … di Sergio Pizzolante

Il conflitto Meloni-Repubblica spiega la stampa italiana.
La Repubblica, giornale fondato da Eugenio Scalfari, fucina di giustizialisti eleganti, salottieri, con la puzza sotto il naso, per anni nello stesso mercato del moralismo dell’Unita di Veltroni e D’Alema, che poi hanno figliato il Fatto di Travaglio, tenete presente?
La Repubblica che ha sostenuto le privatizzazioni barzelletta di Prodi e verso De Benedetti, padrone di Repubblica, tenete presente?
La Repubblica che con i suoi giornalisti giudiziari sta sempre dalla parte delle procure, anche quando governano, in nome della democrazia, avete presente?
La Repubblica, che non vuole il “bavaglio” in nome del suo diritto alla disinformazione e alla gogna, avete presente?
Bene, l’altro giorno titolava in prima pagina contro la “vendita dell’Italia”, da parte della Meloni.
La Meloni non si è fatta sfuggire l’occasione e ha ricordato( di De Benedetti si è dimenticata..) che sono gli Agnelli, oggi Elkan, ad aver venduto la Fiat ai francesi. E spostato Maserati e Ferrari all’estero.
Risposta ridicola di Molinari.
Perché questo episodio spiega la stampa italiana? Quella progressista/ giustizialista.
Quella sempre con le procure.
I padroni della stampa, tipo Repubblica, sono padroni, non dovrebbero essere preoccupati della Repubblica delle procure?
No, questa è la spiegazione: portano le aziende all’estero per sfuggire alle procure e comprano i giornali in Italia per sostenere le procure.
Ecco.
Cairo?
Un po’ diverso.
Lui fa l’editore non vende macchine.
Quindi compra giornali. Li mette a disposizione delle procure, si fa così una assicurazione sulla vita, e pasteggia nell’ampio mercato del giustizialismo italiano.
Amen.
Sergio Pizzolante