“un avvincente viaggio alle radici del movimento sportivo sammarinese”
6 marzo ore 15 sala multieventi – san marino
presentazione del libro sul cinquantenario del cons
Nell’ambito delle celebrazioni del mezzo secolo dalla fondazione del Comitato Olimpico Sammarinese, il 6 marzo, alle 15 nella sala del Multieventi, sarà presentato il libro dedicato al Cinquantenario. Edito dal Cons, la stesura delle pagine di storia è stata affidata all’illustre penna di Italo Cucci e ai giornalisti sportivi locali, Alessandro Giuliani e Gianluca Strocchi.
“Non si tratta di un libro celebrativo – spiega il coordinatore del progetto Remo Raimondi, e Membro del Comitato Esecutivo del Cons – ma di un’opera editoriale che riassume tutte le fasi salienti dalla nascita ad oggi del Cons, e non solo, perché si parla dello sport sammarinese dai primi del ‘900 ad oggi e di tanto altro. È stato suddiviso in capitoli di 10 anni di sport a partire dal 1959 oltre a capitoli storici come ad esempio quello legato all’impiantistica sportiva sammarinese, o quello legato ai nostri migliori risultati raggiunti alle Olimpiadi. Ci sono anche delle testimonianze sportive che contrassegnano i vari decenni sportivi. Vederlo nascere ed evolvere nella sua stesura definitiva, ma soprattutto leggerlo, è stato emozionante, un tuffo nello sport vero, una riscoperta di fatti e avvenimenti dimenticati, un arricchimento di conoscenza e cultura sportiva”. La presentazione del volume è in programma alle ore 15 nella sala del Multieventi, “è una preziosa opera per gli sportivi sammarinesi – prosegue Raimondi – per chi è stato protagonista della crescita del movimento sportivo e del Cons, sono certo che verrà apprezzata e che nel futuro possa costituire la memoria storica dello sport sammarinese fino al 2009. Questa opera si inserisce come alto momento di cultura sportiva nell’ambito dei festeggiamenti del 50° anniversario della fondazione del Cons, perché abbiamo ritenuto che con un libro si potesse fissare nel tempo la memoria sportiva. Per farlo abbiamo ottenuto un prezioso contributo dalla Solidarietà Olimpica del Cio che, come in altre occasioni tipo il Museo dello Sport, ci ha riconosciuto l’alto valore delle nostre iniziative che hanno il solo scopo di diffusione della cultura sportiva e della promozione dell’ideale olimpico”.
Ad impreziosire e sottolineare l’importanza del volume si aggiunge la prefazione del Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Jacques Rogge: “[…] voglio ringraziare tutto il team del Cons e il suo Presidente Angelo Vicini, nonché tutti coloro che non lesinano il loro tempo e le loro energie per lo sviluppo e la promozione dello sport, sia dell’attività fisica che i suoi valori, coinvolgendo il maggior numero possibile di persone […]”.
Il progetto editoriale e l’introduzione del libro sul Cinquantenario del Cons sono stati curati da Italo Cucci. “Con San Marino ho un vecchio rapporto cha parte dalle mie radici, sono un dirimpettaio della piccola Repubblica (i Cucci sono originari della zona di Maiolo e San Leo, ndr). Dalle mie torri vedevo quelle sammarinesi, abbiamo una vicinanza e una cultura comune che, quando ho ricevuto la proposta per questo libro, l’ho trovata molto più fascinosa di un’offerta dal Coni di scrivere sullo sport italiano. Ho sempre mantenuto una frequentazione con San Marino – prosegue Cucci –, molti anni fa, quando era direttore di Stadio, mi sono battuto per l’ingresso della Federcalcio nella Uefa (1982). Nella parte del libro del Cinquantenario da me curata ho trovato interessante cogliere lo spunto dalle Olimpiadi di Pechino. Personalmente sono tornato a vivere direttamente un appuntamento a cinque cerchi dopo molti anni di assenza, nella stessa edizione in cui San Marino compiva i suoi 50 anni. L’ho trovata un’occasione straordinaria per unire le celebrazioni del 50°del Cons con il più grande evento di tutti i tempi. Il mio contributo è una parte sognate, ho messo nel libro un po’ di atmosfere, sopra una parte di storia sportiva importante, ricca di partecipazioni e passione che lega le tante figure. È stato divertente operare un confronto tra le due Repubbliche, la più piccola e la più grande, che si incontrano nella situazione comune dell’uso antico della balestra”.