Il CONS riponde all’articolo di Mirko Tomassoni sullo sport e disabilità

Sulla stampa è apparsa questa mattina una missiva del Consigliere della Repubblica di San Marino Signor Mirko Tomassoni nella quale vengono presentate una serie di tesi quantomeno fuorvianti sui rapporti tra Comitato Paralimpico e Federazione Sammarinese Sport Speciali, una lettera che tira in ballo il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese al quale si chiede di “dare una risposta” ad una situazione definita “discriminatoria”.
Difficile per il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese rispondere ad una domanda che mai gli è stata posta direttamente e nelle sedi opportune (quando gli sono state presentate particolari interpellanze, in passato, si è sempre adoperato assieme al Comitato Paralimpico Sammarinese, alla Federazione Sammarinese Sport Speciali e alla Segreteria di Stato per trovare le migliori soluzioni) ma resta la soddisfazione nel vedere l’interesse per il movimento sportivo in generale e quello degli atleti disabili in particolare e la volontà di far chiarezza su una questione che sta particolarmente a cuore ai membri del Comitato Esecutivo del CONS. Ci auguriamo che l’interesse verso lo sport e verso le discipline riguardanti disabili fisici e mentali sia reale e che possa essere seguito da atti concreti.

A tal proposito è doveroso spiegare come la Federazione Sammarinese Sport Speciali abbia convocato più volte il Consiglio Direttivo del CPS con il quale si è parlato di temi cari ad entrambi gli enti senza che venissero però mai sollevate questioni simili a quelle riportate nella lettera alla stampa. Il Presidente Felici intende specificare come da anni chieda di incontrarsi personalmente con Mirko Tomassoni e di poter partecipare ad un incontro del Consiglio Direttivo del CPS per raccogliere istanze. Mai Tomassoni ha dimostrato la sua disponibilità all’incontro mentre soltanto una volta il CPS ha invitato il Presidente Felici. Durante tale incontro l’unica questione sollevata era meramente economica.

Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese e Federazione Sammarinese Sport Speciali si chiedono quali siano le “situazioni inammissibili” citate da Tomassoni nel suo comunicato alla stampa, “situazioni inammissibili” delle quali vorrebbero esserne portati a conoscenza in maniera ufficiale. Tomassoni dice di parlare da semplice cittadino, ci auguriamo che tale dichiarazione corrisponda alla verità, nè il CONS nè la FSSS accetterebbero infatti una strumentalizzazione politica di tale situazione. Strumentalizzazione che pare emergere invece nel passaggio in cui si parla di “Federazione Sportiva Statale”, denominazione che non ha alcun significato per il CONS, nessuna Federazione è “Statale”. Il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese vorrebbe conoscere anche il livello di sviluppo raggiunto dall’attività del Comitato Paralimpico Sammarinese consi derando che al momento non si hanno notizie di un’attività particolarmente vivace. Chiediamo inoltre che vengano specificati quali sono gli “inconvenienti di carattere economico” del quale Tomassoni parla, dovendo purtroppo pensare che si tratti unicamente di illazioni mirate alla destabilizzazione della situazione attuale.

Tomassoni ritiene impossibile continuare a far convivere le due realtà Special Olympics-Paralympic all’interno della FSSS non tenendo conto di come una eventuale divisione possa portare ad una grande dispersione di energie umane ed economiche. Sappiamo benissimo come sia sempre più difficile trovare persone disposte a dedicare il proprio tempo per gli altri. Il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese che da anni è al lavoro per unire le forze, anche di realtà ben più differenti di quelle che dovrebbero convivere all’interno della Federazione Sport Speciali, si chiede se sia possibile creare ogni volta che si presenta l’opportunità un’organizzazione specifica per ogni tipo di attività. Tomassoni parla, nel suo documento, del Presidente del Comitato Paralimpico Italiano, Segretario Generale di Paralympic Europa e Vice Presidente del CONI, l’Avv. Luca Pancalli dimenticando che in conferenza, a San Marino, lo stesso Pancalli si congratulò con il CONS che era riuscito a far convivere le attività sportive della disabilità in un’unica organizzazione. Convivenza che, come lui stesso raccontò, stava cercando di favorire, nonostante mille ostacoli, anche in Italia. Il problema della rappresentanza e il riconoscimento internazionale e la partecipazione alle gare del CPS è formalmente superabile considerato anche che l’attività sportiva e la partecipazione alle manifestazioni è gestita dalle Federazioni competenti per sport.

Nello stesso passaggio della sua lettera Tomassoni si chiede come mai Special Olympics San Marino non risulti tra i soggetti affiliati alla FSSS al pari del CPS. La risposta è semplice, “Special Olympics” è solamente uno dei programmi di allenamento per gli Atleti Speciali ed è adottato dalla “Società il Cammino”.

“Come mai –chiede il Signor Tomassoni- chi di dovere, non vuole comprendere che tale impostazione della FSSS risulta inconcepibile all’International Paralympic Comitte (IPC)?” Tanta forma ma poca sostanza. La situazione sarebbe da considerare grave se ci fossero indicazioni precise che evidenziano la volontà della Federazione Sammarinese Sport Speciali di ostacolare l’attività agonistica del CPS e le sue iniziative, ma tali indicazioni al momento fortunatamente non risultano al Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese.

Il CPS è presente da diversi anni ma nonostante questo il numero degli atleti raggiunto è molto basso. A San Marino purtroppo pochi cittadini con disabilità fisiche intendono svolgere, in maniera continuativa pratica sportiva. Occorre per questo una maggior coesione con tutte le Federazioni affinché nascano progetti finalizzati alla recluta di nuovi atleti. Di certo non è possibile raggiungere questo obiettivo in questo clima, servono invece organizzazioni di allenamenti e di eventi di sensibilizzazione.

Va precisato come il CONS, su richiesta della FSSS, si sia attivato in maniera concreta verso il CPS, finanziando il primo ed unico progetto mai presentato per un atleta disabile a San Marino, progetto che prevedeva un percorso per tentare la qualificazione ai Giochi Paralimpici di Londra. Finanziamenti elargiti nonostante il CONS avesse verificato che la cosa fosse praticamente impossibile essendo iniziato con ritardo il lavoro specifico sull’atleta creando illusioni ad un ragazzo che avrebbe invece bisogno di certezze. Quel progetto, a tutt’oggi, è rimasto nel cassetto, mai attivato da chi invece lo aveva proposto.

Il governo dello sport, rispettoso delle autonomie delle Federazioni e delle Associazioni Sportive, con spirito costruttivo, nel tempo ha sempre contribuito a favorire il dialogo fra tutti gli sportivi nell’interesse generale dello sport e in ossequio ai principi dell’Olimpismo. Nel caso specifico il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese si è adoperato prima con l’Associazione Attiva-Mente poi con il neonato Comitato Paralimpico affinché fra la FSSS e queste Associazioni in condizioni paritarie, potessero crearsi situazioni favorevoli per una crescita culturale, tecnica e sportiva dei propri atleti, usufruendo di tutte le potenzialità organizzative e gestionali della FSSS in un rapporto positivo di dialogo e reciproca solidarietà e collaborazione