Il Covid oltre il confine. Liga trema, Premier tiene

Il Covid-19 continua a imperversare in ogni dove. Dalla Premier, alla Liga, alla Serie B, si susseguono i casi di positività al virus, con le relative ‘modifiche’ ai calendari e alle rose delle squadre. La serie A è ferma, ma tanti club annunciano le positività di propri giocatori ancora in vacanza e il ritorno in campo potrebbe portare novità non gradite.
    Ieri si è toccato il record di contagi nel campionato inglese che ha fatto registrare 103 casi tra il 20 e il 26 dicembre, ossia a cavallo di Natale, a fronte di 15.186 test effettuati.
    La Lega ha informato i club che, in caso di presenza di 13 giocatori di movimento più un portiere della rosa, dovranno scendere in campo. L’ultimo caso è di questa mattina e riguarda Victor Lindelof, che non ha preso parte alla partita di ieri sera del Manchester United sul campo del Newcastle.
    Non si sta meglio nella Liga, che si sta preparando per la ripresa in questo fine settimana, mentre proseguirà le ferie la Bundesliga. Il Rayo Vallecano, la terza squadra madrilena per importanza, dopo Real e Atletico, ha chiesto il rinvio del derby del 2 gennaio prossimo in programma sul terreno dello stadio Wanda Metropolitano contro i ‘colchoneros’. La formazione allenata da Andoni Iraola conta attualmente 17 casi di positività nella squadra, al punto che all’allenamento odierno hanno partecipato solo otto giocatori.
    Problemi anche a Barcellona. Il club blaugrana paga dazio al Covid-19, perdendo più di mezza difesa. I giocatori risultati positivi al virus, infatti, sono tre: si tratta del brasiliano Dani Alves, del fluidificante Jordi Alba e del francese Clement Lenglet. Un focolaio Covid-19 ha falcidiato anche il Betis Siviglia, col club andaluso che fa sapere che sei giocatori sono risultati positivi. I calciatori sono in buone condizioni e già in isolamento. Dieci sono invece i positivi nella Real Sociedad.


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