
Il Cremlino accusa il Regno Unito di aver “diretto e coordinato” il sabotaggio al gasdotto Nord Stream. “I nostri servizi di intelligence dispongono di prove che suggeriscono che l’attacco è stato diretto e coordinato da specialisti militari britannici”, ha dichiarato alla stampa il portavoce Dmitry Peskov. Citato dall’agenzia Interfax, il portavoce del Cremlino ha affermato che i servizi speciali russi hanno informazioni che dimostrano come “consulenti militari britannici” abbiano diretto e coordinato anche l’attacco alla flotta russa nel Mar Nero, ed ha sostenuto che i coinvolgimenti di Londra negli attacchi nel Mar Nero e contro il Nord Stream “non passeranno inosservati, Mosca valuterà ulteriori passi“.
In particolare, ha detto, la Russia conta sull’Europa affinché “non resti in silenzio” davanti alle azioni della Gran Bretagna contro la flotta russa nel Mar Nero. Secondo quanto riporta la Tass, il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, intanto, sostiene che le truppe ucraine continuano a bombardare la centrale nucleare di Zaporizhzhia, i punti di evacuazione e i siti di distribuzione degli aiuti umanitari. E aggiunge che le forze armate russe stanno indebolendo in modo efficace il potenziale militare dell’Ucraina colpendo le infrastrutture critiche del nemico. “Continuiamo a distruggere in modo efficace i siti delle infrastrutture militari con armi ad alta precisione e anche le strutture che hanno un impatto sulla diminuzione del potenziale militare dell’Ucraina. Allo stesso tempo, si stanno adottando tutte le misure possibili per evitare la morte di civili ucraini”, afferma Shoigu.
Londra respinge di nuovo le accuse russe sul Nord Stream.
Le nuove accuse russe su un asserito ruolo guida britannico nell’attacco contro il gasdotto Nord Stream e nel coordinamento dei più recenti raid ucraini in Crimea fanno parte del “manuale di distrazione dalla realtà” usato dal Cremlino. Lo ha detto un portavoce del premier Rishi Sunak ribadendo la smentita di Londra rispetto alle affermazioni rimbalzate dalla Russia (che sostiene di avere prove d’intelligence). Già ieri il ministro degli Esteri, James Cleverly, aveva rinfacciato a Mosca di essere “sempre più staccata dalla realtà” e di voler solo “distrarre l’attenzione” dai propri presunti “fallimenti sui campi di battaglia”.
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