Il discorso in piedi, le bandiere e l’albero: così Mattarella ha parlato agli italiani

Si è tenuto stasera l’ottavo discorso di fine anno alla Nazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato al secondo mandato. Il discorso tenuto nel 2021, un anno difficile per il Paese, avrebbe infatti dovuto essere l’ultimo come capo di Stato, invece c’è poi stata la rielezione. Già dai primi istanti dell’intervento si è avvertita un’atmosfera diversa. Un’espressione più distesa, un ambiente più familiare.

Matterella ha parlato agli italiani restando in piedi, mentre altre volte era apparso seduto. L’arredamento intorno a lui è stato disposto in modo da trasmettere calore, e aria di festa. A spiccare subito all’occhio è stato l’albero addobbato, e una bella stella di Natale in primo piano. Immancabili le tre bandiere, quella italiana, quella europea e quella della presidenza della Repubblica.

Mattarella discorso fine anno

Un’atmosfera più conviviale, quindi, che ha forse voluto inviare al popolo italiano un messaggio di rinnovata e ritrovata serenità. Mattarella ha tenuto il suo discorso nella sala della Musica del Quirinale, che prende il nome dalla presenza di un fortepiano inglese, ossia un cordofono a percussione che ha preceduto il pianoforte, e di alcuni arredi decorati con strumenti musicali. Nella sala sono presenti anche dei dipinti, risalenti agli inizi dell’800, che raffigurano diversi membri della famiglia Savoia.

Dietro le spalle del presidente non c’era, stavolta, la finestra col buio cielo romano e quello scorcio di piante che tanto avevano fatto discutere alla fine del 2021. Vicino a lui, stasera, c’era un ampio specchio che rifletteva le dorate luci dell’albero di Natale.

Nessuna sobrietà, richiesta per un momento difficile come quello dello scorso anno. Mattarella ha voluto rivolgersi ai cittadini circondato da un’aria di festa, come quella che si sta respirando in questi giorni nelle case degli italiani.

Un po’ di commozione per il secondo mandato, arrivato a sorpresa. Poi la soddisfazione per il Paese che ha oggi il primo presidente del Consiglio donna, Giorgia Meloni. “Care concittadine e cari concittadini“, ha esordito Mattarella, passando poi a ricordare gli anni difficili che abbiamo affrontato tutti insieme, fra rabbia, timori, difficoltà, scoramento e speranza di uscire da un incubo che ha sconvolto tutti quanti. “La nostra democrazia si è dimostrata, ancora una volta, una democrazia matura, compiuta, anche per questa esperienza, da tutti acquisita, di rappresentare e governare un grande Paese“, ha dichiarato il presidente. “La Costituzione resta la nostra bussola, il suo rispetto il nostro primario dovere; anche il mio“, ha aggiunto, per poi continuare con il suo discorso.


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