Un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro per rafforzare i servizi socio-sanitari e promuovere il benessere della comunità: è quanto prevede il Programma attuativo 2025 del Piano di Zona per la Salute e il Benessere del Distretto di Riccione, approvato all’unanimità nella seduta del Comitato di Distretto del 29 luglio. Alla riunione hanno preso parte, oltre ai sindaci e agli assessori dei 14 Comuni che fanno parte del territorio distrettuale, anche il direttore del Distretto, Ardigò Martino e il direttore delle Attività socio sanitarie dell’Ausl della Romagna, Mirco Tamagnini, a conferma dell’importanza strategica del documento.
Il piano, che si articola su più aree tematiche – dalla non autosufficienza all’inclusione, dai minori alle famiglie, dai giovani alle povertà – è il risultato di un lungo percorso partecipativo che ha coinvolto enti locali, operatori, Ausl della Romagna, istituzioni scolastiche, sindacati ed enti del Terzo Settore.
Un investimento strutturato e condiviso
Il cuore dell’intervento è costituito da oltre 5 milioni di euro di risorse programmate di fondi europei, nazionali e regionali (come FNPS, PNRR, Fondo Povertà), a cui si sommano oltre 15 milioni provenienti dai Fondi per la non autosufficienza che vanno a sostenere tutto il sistema dei servizi accreditati, accoglienze residenziali e diurne, assegni di cura e tutti quei servizi a favore delle persone anziane non autosufficienti e delle persone con disabilità del territorio del Distretto. A queste cifre si aggiungono le risorse di compartecipazione del Terzo Settore, dei bilanci dei Comuni del Distretto e dell’Azienda USL della Romagna, in un quadro finanziario integrato. Gli enti del Terzo Settore, individuati tramite procedure pubbliche, saranno partner attuativi delle progettualità insieme agli Enti locali del Distretto e all’Azienda Usl.
Continuità e innovazione: i pilastri del Piano 2025
Il nuovo Programma conferma in blocco gli interventi già attivi sul territorio e i principi cardine su cui si fonda il Piano triennale distrettuale, ma introduce anche alcuni elementi di forte innovazione per rispondere ai bisogni emergenti della comunità. Tra le novità principali: il potenziamento del centro diurno “Spazi collettivi” per anziani, per supportare la domiciliarità e i caregiver; l’apertura di un nuovo sportello per assistenti familiari, rivolto alle famiglie che necessitano di assistenza a domicilio; lo sviluppo del centro innovativo per gli allenamenti alle autonomie, pensato per giovani con disabilità in transizione dalla scuola alla vita adulta; il rafforzamento del Centro per le Famiglie, con nuove azioni su affido e consulenze genitoriali; l’ampliamento del Pronto intervento sociale (PRINS). È stata inoltre potenziata, con l’affiancamento delle due équipe specialistiche (Housing first e Stazioni di Posta) finanziate con i fondi PNRR, l’équipe multiprofessionale per la valutazione e la presa in carico delle persone e dei nuclei familiari in situazione di povertà che prosegue in continuità.
Importante anche la riorganizzazione delle attività extrascolastiche, come l’aiuto compiti e i laboratori, in accordo con le scuole del territorio, per garantire una copertura più equa e capillare.
Trasporto dializzati: il Distretto garantisce la continuità del servizio
Durante la seduta del 29 luglio il Comitato di Distretto ha inoltre deciso all’unanimità di aumentare il cofinanziamento a carico dei fondi distrettuali – per l’annualità in corso – portandolo da 12mila a oltre 38mila euro, per il trasporto dei pazienti dializzati, pur essendo un servizio sanitario. Ciò per far fronte alla limitazione del budget dedicato al servizio dall’Ausl della Romagna e garantire così la continuità del servizio considerato essenziale per i pazienti.
Focus su anziani, fragilità e inclusione
Un’attenzione particolare è stata riservata all’invecchiamento attivo e alla tutela delle fragilità dell’anziano, nei cui ambiti sono state programmate maggiori risorse che saranno distribuite secondo principi di equità e solidarietà tra i Comuni. Inoltre, il piano prevede un rafforzamento delle équipe socio-sanitarie distrettuali, anche tramite formazione e supervisione, in linea con le direttive nazionali.
Il ruolo cruciale del Pnrr anche per il 2025
Di notevole importanza è anche il prosieguo dell’attuazione degli interventi previsti nel Distretto di Riccione, finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, con riferimento alla Missione 5 “Inclusione e Coesione”, Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” che in questa annualità, oltre a dare continuità al progetto P.I.P.P.I. “Sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini”, vedrà attivate le Stazioni di Posta e tutte le azioni relative ai servizi per sostenere le persone che andranno ad abitare gli immobili oggetto di ristrutturazione: alloggi con servizi per anziani, gruppi appartamento per disabili, alloggi di housing first per le persone in situazione di marginalità.
Povertà e non autosufficienza: una risposta integrata da oltre 15 milioni di euro
Il Programma Attuativo 2025 comprende anche il piano di utilizzo dei fondi destinati alla non autosufficienza per un importo complessivo di oltre 15 milioni di euro. I fondi programmati andranno a finanziare tutto il sistema dei servizi accreditati, strutture residenziali e diurne, assegni di cura e servizi domiciliari. Inoltre, i fondi Povertà delle annualità 2022, 2023 e 2024 saranno utilizzati per rafforzare l’intero sistema di contrasto alle povertà.
La presidente Angelini: “Una risposta concreta ai bisogni emergenti”
“Siamo di fronte a un investimento importante, che ci consente non solo di garantire la continuità dei servizi esistenti, ma anche di intervenire con nuovi progetti mirati per affrontare le sfide sociali più urgenti”, ha dichiarato Daniela Angelini, presidente del Comitato di Distretto e sindaca di Riccione. “Abbiamo costruito questo piano ascoltando il territorio e mettendo al centro i bisogni delle persone più fragili.”