Il Partito socialista non si appresta solo a rinnovare la sua dirigenza: il congresso generale, che si svolgerà il 6 e 7 marzo al teatro Titano di città, sarà una vera e propria “chiamata alle armi” di tutta la politica sammarinese.
Nella conferenza stampa di presentazione dell’appuntamento, i componenti del comitato di segreteria, Paride Andreoli, presidente, Fabio Canini, Antonio Volpinari e i consiglieri Rossano Fabbri e Alessandro Mancini, ne illustrano dettagli e finalità.
Parteciperanno al congresso 120 delegati, eletti dalle sette rappresentanze territoriali, sono stati poi invitati i partiti e movimenti, oltre i 2 consiglieri indipendenti, così come le associazioni, a portare un saluto. Al centro dei lavori sarà il documento politico, spiega Andreoli, preparato dal comitato di segreteria. “In base al nostro statuto – puntualizza il presidente, anche alla luce delle polemiche avute con la corrente Liberamente – il documento ha ottenuto due pareri positivi dalla direzione del partito e il passaggio nelle rappresentanze territoriali per l’illustrazione ed il dibattito”.
Lo stesso documento, inviato a tutti i delegati, “sarà un utile strumento di dibattito – prosegue Andreoli – lo stesso traccia il percorso che il Ps intende fare nell’interesse del Paese, mettendo in primo piano proposte e riforme utili e dare un contributo alla Repubblica, in questa fase delicata, complessa e difficile”.
Il Partito socialista infatti “intende continuare il suo cammino, senza abdicare al suo ruolo – manda a dire – e guarda con molta attenzione ai tanti problemi del Paese, con un occhio di riguardo al sociale e al mondo del lavoro”.
In particolare, il testo contiene indirizzi di carattere economico, sociale e politico, precisa il presidente: “Abbiamo ampliato le proposte contenute nei precedenti documenti, dal progetto ”Destinazione 2024”, a quello del codice etico che presta grande attenzione alla questione morale”.
Novità di questa edizione del congresso sono gli incontri con tutte le forze politiche che la precedono: dal 2 al 4 marzo infatti sono già messi in agenda per metterle a conoscenza dei contenuti del documento. “È una prassi non praticata in precedenza – chiarisce Mancini – ma visto l”attuale momento del paese, il comitato di segreteria del Ps ha ritenuto opportuno illustrare il documento congressuale”.
Mancini spiega poi che gli organismi del partito hanno deliberato di percorrere la strada del congresso generale, all’indomani delle dimissioni di Simone celli dalla segreteria, perchè “offre la possibilità di un ampio e approfondito confronto con i propri aderenti, di attualizzare le posizioni sui tanti temi e problemi del Paese, in modo da indicare la propria posizione politica”.
Infine prende la parola Volpinari per sottolineare la valenza straordinaria del congresso: “Non ci apprestiamo solamente a rinnovare segreteria e direzione – spiega infatti – ma intendiamo lanciare un appello a tutte le forze politiche affinchè si rendano conto della necessità di ridare alla politica il primario ruolo e funzione e che le scelte del paese non siano scelte personali, spinte da giochi di potere, ma scelte nell’interesse esclusivo del Paese”.
Queste, aggiunge infine, sono anche le ragioni degli incontri pre-assise con i partiti e i movimenti.