Alla gogna e superattaccato, in questa prima giornata di Consiglio, il Segretario delle Finanze Pasquale Valentini.
Macina, Celli, Lonfernini, (che lo chiama Il dottor Jekyll e Mr. Hyde in quanto, oltre ad essere in un grande stato confusionale, prima attacca Banca Centrale per la nomina di Faraone quale commissario di CS e poi la difende quando tutto San Marino si lamenta del suo operato), Gatti e Andreoli non gli risparmiano l’aver appoggiato la Banca Centrale nel commissariamento di Credito Sammarinese.
Valentini, col il suo fare pacioso, vorrebbe non riuscendoci tranquillizzare i consiglieri. L’azione di BCSM è quella di accompagnare il CS per evitare di arrivare alla liquidazione coatta – è quando dichiarato dal Segretario.
Valentini ricorda che le ragioni della sospensione dei consigli di amministrazione di banca e finanziaria collegata sono principalmente dovuti al fatto che l’istituto di credito non avrebbe recepito entro il 30 giugno le raccomandazioni di via del Voltone sulla necessità di un aumento di capitale o, in alternativa, di mettere in atto “atti concreti per la vendita”, magari vendendo quote all’esterno.
Forse non si ricorda che una trattativa con l’estero c’era ed era con il Banco de Rio, naufragata proprio per l’intervento diretto di Banca Centrale con il commissariamento.
Gatti, molto critico nei confronti Valentini, invita, nel suo discorso in Consiglio, la politica ad “essere più prudente verso certe sentenze che si danno prima di celebrare i processi. La giustizia e gli organi di controllo devono fare la loro parte, ma la politica non deve fare come Ponzio Pilato e lavarsi le mani, deve essere pronta ad aiutare. In Italia non si chiudono banche e si incarcerano direttori”.