Il fallimento di Mani Pulite … di Sergio Pizzolante

Basterebbero le parole del Capo della Procura di Milano di allora per sancire il fallimento di Mani Pulite: «Se fossi un uomo pubblico di qualche Paese asiatico, dove come in Giappone è costume chiedere scusa per i propri sbagli, vi chiederei scusa: scusa per il disastro seguito a Mani Pulite. Non valeva la pena di buttare all’aria il mondo precedente per cascare poi in quello attuale» (F.S. Borrelli)
Oppure basterebbe ripercorrere la carriera di Antonio Di Pietro, l’eroe.
Oppure quella di Davigo, sotto inchiesta a Brescia per violazione del segreto istruttorio.
In un mondo in cui, da 30 anni, la violazione del segreto istruttorio ha contribuito a crocifiggere, sulla stampa, nella gogna, le persone, i sindaci, il Parlamento, i governi, i partiti, la politica.
Oppure basterebbe vedere la carriera di Greco, che, secondo alcuni suoi colleghi, frenava alcune inchieste per favorirne altre.
Per non ostacolare le inchieste di De Pasquale( quello che si dimenticò Gabriele Cagliari in carcere per andare in vacanza… la testa in una busta di plastica e Cagliari ci salutò) , che, ossessionato dall’Eni, nascose le prove a discolpa dell’imputati.
Ma se non bastasse, guardate questi numeri. Che sono parziali. Che riguardano Milano. Non tutto su Milano. Che possono essere moltiplicati per 10, per 100, o più. In tutta Italia.
Migliaia di persone assolte.
Dopo anni, decenni, di gogna.
Per loro, per i famigliari, per gli amici.
Per le loro comunità politiche.
Migliaia di persone hanno patteggiato.
Condannate perché hanno patteggiato.
Vi assicuro che in quel clima avrei patteggiato anche io. Non c’era scampo. O patteggiavi o entravi e uscivi di galera. O patteggiavi accusando altri o entravi e non uscivi di galera.
Patteggiavi con la tua coscienza, molte volte.
Accusavi te stesso. Pur sapendo di essere diverso da quel te stesso.
Eri dentro un sistema, di finanziamento irregolare della politica. Che riguardava tutti.
Ma per le Procure e per gli avversari politici che avevano sposato le Procure, le correnti politiche della Magistratura, riguardava solo alcuni.
Era una grande menzogna.
Ma chi mentiva e accusava gli altri si salvava.
E poi abbiamo costruito il mondo di adesso. Come disse Borrelli.
Sulla menzogna.