IL FATTO QUOTIDIANO: ”Affari spericolati e parentele: i guai della Banca Centrale di San Marino” – parte 1

Riprendiamo l’articolo di questa mattina del FATTO QUOTIDIANO a firma del collega Giorgio Meletti.

”San Marino ha 33.000 abitanti come Cernusco sul Naviglio. Ma è una Repubblica sovrana e non fa neppure parte dell’Unione Europea. Ha un suo Parlamento, magistratura, polizia, ente previdenziale e Banca Centrale. Tutto in miniatura fuorché la crisi delle banche.

Il Fondo Monetario Internazionale – che ha fatto un’ispezione – ha stimato l’anno scorso che a San Marino i crediti deteriorati sono il 43% degli impieghi e il 113% del Pil. E’ come se le banche italiane avessero crediti deteriorati per 1.700 miliardi. 

Su questa crisi si abbatte un caso giudiziario di proporzioni ciclopiche. Provate ad immaginare il Direttore Generale della Banca d’Italia accusato di aver preso dalle riserve dell’Inps 90 miliardi di euro per comprare titoli spazzatura da una banca vigilata bisognosa di aiuto.

A San Marino è successo di più!

Perché attorno all’inchiesta sull’ex direttore generale di Banca Centrale di San Marino (BCSM) Lorenzo Savorelli è in corso una guerra tra magistrati e politici.

Dal 2009, quando l’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha attivato il rientro dei capitali con la ”voluntary disclosure”, la raccolta delle banche sammarinesi è scesa da 9 a 4 miliardi. Persa l’attrattiva di paradiso ”off-shore” a 20 chilometri da Rimini, della fiera Repubblica del Titano è rimasta solo una piccola nazione declinante e litigiosa in confronto alla quale l’Italia sembra un Paese civile. ”

Fine prima parte (continua)