IL FATTO QUOTIDIANO: ”Affari spericolati e parentele: i guai della Banca Centrale di San Marino” – parte 2 ”IL 3 OTTOBRE SCORSO”

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continua l’articolo con la seconda parte:

IL 3 OTTOBRE SCORSO. Il pm (in sammarinese si dice Commissario della Legge) Simon Luca Morsiani ha ordinato perquisizioni a carico di Savorelli e del funzionario della BCSM Filippo Siotto, accusati di ”concorso nel misfatto di amministrazione infedele”. 

I due, operando al di fuori dei poteri istituzionali e del mandato ricevuto” avrebbero impiegato ” non meno di 49 milioni di euro” nell’acquisto di ”titoli illiquidi e privi di rating” per sostenere la Banca Cis la quale, nota Morsiani negli stessi giorni di Luglio 2017 in cui ha venduto i titoli spazzatura alla Banca Centrale ha contabilizzato il ricavato ”per l’azzeramento di posizioni di debito in precedenza registrate a carico di Okaue Chio” e di società ”alla stessa riconducibili” per oltre 34 milioni. La Signora Okaue Chio, ha accertato Morsiani, è la moglie dell’indagato Siotto ma è anche l’amministratore unico della Advantage Gfe Advisor, società lussemburghese facente capo al noto finanziere Francesco Confuorti. Nei giorni scorsi Morsiani ha ordinato l’acquisizione di nuovi documenti e la stampa locale (su Giornalesm.com ndr) ia dato notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, con Savorelli e Siotto, del legale rappresentante della Banca Cis. 

Le operazioni incriminate sono state fatte con rapidità negli 11 gironi di luglio 2017 durante i quali è stato in vigore un decreto legge, poi abrogato, con cui il governo ha autorizzato la Banca Centrale a mettere le mani sui soldi del Fondiss, il fondo statale di previdenza complementare. 

La circostanza è stata segnalata alla magistratura da un esposto di alcuni parlamentari tra i quali Elena Tonnini, alla quale sta capitando una cosa senza precedenti nella storia delle democrazie occidentali. All’indomani delle perquisizioni ha accusato il governo di complicità con Confuorti parlando al Consiglio Grande e Generale, il parlamento. ”L’indagine di Morsiani riguarda l’acquisto di titoli Cis per estinguere un debito riconducibile a Confuorti di 49 milioni di euro. L’ispettore di coordinamento della vigilanza di Bcsm che ha dato l’ok è Siotto, sua moglie è amministratrice delle società di Confuorti, era una anomalia che vi avevamo segnalato”.  Per tutta risposta il finanziere l’ha citata in giudizio per danni presso il tribunale del Lussemburgo. E’ forse la prima volta che un politico è chiamato a rendere conto al tribunale di un altro paese di cose che ha detto nel suo Parlamento.”

Fine seconda parte … continua