Il ”furbetto” Gnassi se la prende con San Marino per via dei rifiuti liquidi scordandosi che la stessa ha contribuito al depuratore Hera. E non vuole il cemento=Polo della moda

GnassiIl confermato sindaco di Rimini Gnassi, PD, gonfia il petto ai microfoni di Rtv e accusa San Marino di pensare solo al cemento (intende il Polo della Moda che sappiamo che a lui non aggrada e che era interessato a farlo in territorio italiano) e alla non depurazione dei liquami sammarinesi, dimenticandosi che la stessa San Marino ha finanziato in parte cospicua con suoi denari l’impianto Hera riminese. Gnassi ha ragione, sono stati i governi precedenti che hanno sbagliato a dare soldi all’Italia quando dovevano provvedere loro stessi, in via autonoma, alla depurazione delle acque reflue in modo da non sentire questi rimbrotti, forse interessati. Stessa cosa vale per i rifiuti e per l’approvvigionamento idrico.

Ai microfoni di Rtv il sindaco Gnassi dice cose gravissime e cioè: ‘‘Il rapporto con San Marino sarà quello del dialetto, sarà quello di una terra straordinaria che è dentro un territorio comune; noi parliamo lo stesso dialetto. A San Marino chiedo di essere molto chiari perchè quando fai dei protocolli d’intesa su dei punti come la mobilità, le infrastrutture strategiche eppoi nella pienissima autonomia di San Marino ci sono grandi progetti che non fanno parte di nessuna relazione su quelli discuteremo (Polo della Moda ndr). San Marino deve decidere cosa vuol fare in quanto è uno Stato autonomo ma ricompreso in territorio. Ed in un territorio se il bacino idrografico è lo stesso e le acque da San Marino, Coriano ed dell’entroterra arrivano a Rimini vuol dire che ce ne occupiamo tutti. Quindi San Marino è la nostra terra e noi siamo la terra di San Marino perchè noi siamo la Romagna e la Romagna è prima di tutti noi cioè siamo noi. Il governo di San Marino deve avere interlocutori chiari, certi perchè ci sono dinamiche autonome dentro il governo di San Marino. Io dico che per quanto riguarda il nostro territorio le scelte le abbiamo fattee cioè prima c’è l’ambiente ed occhio al cemento: se qualcuno vuole fare colate di cemento e non pensare ai depuratori o ai rifiuti si porranno dei problemi.”