Il tempo delle scelte è adesso. Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese (PDCS) si trova davanti a una sfida storica che richiede energia, visione e una voglia concreta di lavorare. Oggi più che mai, è fondamentale che i giovani abbiano un ruolo centrale, non per una questione di meri equilibri politici, ma perché il momento storico lo richiede.
La presidenza del partito deve rappresentare questa energia. Non è solo una questione di simbolismo o di rappresentanza generazionale, ma una necessità per garantire una politica che sappia rispondere con prontezza e concretezza alle sfide di oggi. Il futuro non aspetta, e il PDCS ha il dovere di agire ora per consolidare il proprio ruolo come guida per San Marino.
Negli ultimi anni, i Giovani Democratico Cristiani (GDC) hanno dimostrato di essere un motore di cambiamento per il partito. Abbiamo ricostruito il giovanile con passione e metodo, riportando cinque giovani consiglieri tra i banchi del Consiglio Grande e Generale, rafforzando le relazioni internazionali e creando percorsi di formazione che hanno preparato leader capaci di affrontare le complessità del presente.
Essere giovani significa avere voglia di lavorare. Lo abbiamo dimostrato nei tanti interventi appassionati durante il congresso: energia, idee e una visione chiara per il futuro sono state le colonne portanti del nostro contributo. Questa passione non deve essere dispersa o frenata, ma trasformata in un impegno concreto che coinvolga tutto il partito.
In un contesto in cui altri partiti hanno già puntato su leadership giovanili – come Giulia Muratori, Segretario Politico di Libera; Giovanni Maria Zonzini, Segretario Politico del Movimento RETE; Carlotta Andruccioli, Segretario Politico di MOTUS; e Matteo Rossi, Capogruppo consiliare del PSD – il PDCS deve rispondere con forza e visione. La nostra Presidenza non può essere solo una posizione istituzionale: deve diventare il simbolo di una politica che lavora, crea e coinvolge dal basso verso l’alto.
Non si tratta di pesi e contrappesi politici. Si tratta di dare forza al rinnovamento che i giovani hanno già avviato, di garantire che le idee e l’energia del giovanile contaminino positivamente tutto il PDCS, e di costruire un futuro che sia all’altezza delle aspettative dei sammarinesi.
La nostra proposta è chiara: una Presidenza giovane, capace di incarnare questi valori e di rafforzare il dialogo con la base, un rinnovato Centro Studi, e gruppi di lavoro che trasformino idee in azioni concrete. In vista delle sfide internazionali, come l’accordo con l’Unione Europea, è fondamentale consolidare anche il nostro ruolo nelle relazioni internazionali per essere protagonisti del cambiamento.
Oggi il PDCS può scegliere di essere leader del cambiamento o spettatore delle scelte altrui. Noi scegliamo il cambiamento. È il momento di puntare su una leadership che non solo rappresenti i giovani, ma che sappia trasformare energia e passione in una politica che lavori per il bene comune.
Emanuele Cangini