Il futuro non è una condanna (l’editoriale di David Oddone)

Il futuro è incertezza. Lo è sempre stato, ma oggi lo è ancora di più. La pandemia, la guerra, l’inflazione, l’intelligenza artificiale: sono tutti fattori che contribuiscono a creare un clima di insicurezza e di paura.

In tale contesto, non stupisce che i giovani siano attratti dal posto fisso. La pubblica amministrazione, con i suoi contratti a tempo indeterminato, rappresenta una garanzia di stabilità che il settore privato a volte non è in grado di offrire.

A San Marino la politica ha contribuito a questa percezione e tendenza. Con una serie continua di bandi pubblici e assunzioni in costante aumento soprattutto negli ultimi anni, ha creato l’abbaglio che la pubblica amministrazione sia un Eldorado, dove è facile trovare un impiego ben retribuito e con pochi pensieri.

La politica del “posto fisso a tutti i costi” però è estremamente pericolosa. Non è tutto oro quello che luccica. La pubblica amministrazione innanzitutto non può assumere tutti i giovani che vogliono lavorare. Una illusione che paradossalmente porta ad incoraggiare la precarietà nel settore privato. Tanto più che il lavoro deve essere anche stimolante, gratificante e in linea con le proprie aspirazioni.

E’ allora la politica, in primis, a dover fare la propria parte, ma in maniera virtuosa. Deve favorire la creazione di posti di lavoro di qualità nel settore privato, realizzando condizioni fertili per portare qui investitori. Quelli veri e con le carte in regola: abbiamo visto come è finita la “San Marino da bere” e mi auguro nessuno voglia ritornare indietro; deve altresì investire nella formazione dei giovani per prepararli alle sfide del futuro, a cominciare dalla ormai prossima associazione con l’Unione Europea.

Io credo inoltre che si debba sostenere con maggiore forza e vigore la creazione di start-up e di imprese innovative, che offrano possibilità di lavoro soddisfacenti e appaganti, in linea con l’evoluzione tecnologica in atto.

Si deve puntare concretamente sulla formazione continua dei lavoratori, per aiutarli a sviluppare le competenze necessarie per affrontare l’attuale complesso momento.

Corretto creare un sistema di welfare che sorregga i precari, per ridurre i rischi legati alla possibile perdita dell’impiego.

Il futuro è una incognita per tutti certo, ma non è una condanna. I giovani sammarinesi devono tuttavia poter contare sulle giuste opportunità: questo è il più grande degli incentivi.

Si potrebbe dire in una parola o con uno slogan, che sotto elezioni va di moda: meno infornate, più idee!

Affrontare la pesante odierna congiuntura globale richiede una riflessione approfondita sulle esigenze del mondo del lavoro moderno e sull’adeguamento di entrambi i settori, pubblico e privato.

Ecco perché oggi la politica sta sbagliando e deve al più presto cambiare rotta.

 

David Oddone

(La Serenissima)