Lo choc e la commozione in Italia, tra le compagne di squadra e gli amici, lo strazio a Istanbul, dove la mamma Elizabeth e la zia di Julia Ituma hanno dovuto sottoporsi alle penose pratiche per riavere al più presto la salma della giovane pallavolista morta giovedì per una caduta dal sesto piano dell’hotel sul Bosforo dove alloggiava con la sua squadra. E’ stato un drammatico impatto con una realtà troppo inimmaginabile e dolorosa, alla ricerca di spiegazioni per una tragedia che purtroppo con sempre maggior nettezza sembra l’esito di un gesto volontario.

L’Igor Volley Novara smentisce “categoricamente” che la giovane abbia scritto ‘arrivederci’ nel gruppo WhatsApp della squadra poco prima della morte, come riportato dai media turchi, e la compagne affermano di “non riuscire a farsi una ragione dell’accaduto: nulla ha mai anche solo lasciato presagire che una cosa del genere potesse accadere, saremmo intervenute”. C’è il rimorso per non aver capito e l’enorme rammarico per la scelta di Julia di “non condividere con noi il suo dolore”.
La società tiene infatti a definire “assolutamente false le indiscrezioni secondo cui persone terze, preoccupate per le condizioni di Julia, avrebbero contattato prima della tragedia alcune compagne di squadra affinché le stessero vicino”.
Julia Ituma, le prodezze in campo della pallavolista trovata morta in Turchia
Al centro dell’attenzione c’è quindi il telefono cellulare che la giovane ha usato a lungo nelle ultime ore prima della morte, che conterrebbe traccia delle ultime conversazioni via voce o in chat tra la pallavolista e altre persone. Lo smartphone è stato subito preso in esame dagli investigatori turchi che stanno conducendo le indagini sulla morte di Julia, una delle possibili chiavi per comprendere qualcosa in più.
Bisognerà invece attendere almeno alcuni giorni per avere gli esiti dell’autopsia, che è stata già eseguita presso l’istituto di medicina legale di Istanbul. Tempi compatibili anche con la necessità che i risultati siano tradotti in italiano. La famiglia e la società attendono il rientro della salma, che secondo le indicazioni delle autorità locali dovrebbe avvenire a breve, probabilmente già sabato, per definire le esequie.

Sono invece partiti già nel pomeriggio le familiari e i tecnici della squadra che erano rimasti a Istanbul. Questi ultimi si riuniranno alla squadra che era rientrata già ieri e che avrà alcuni giorni per riprendersi dallo choc prima di tornare ancora in campo dopo la partita giocata mercoledì sera in Champions League. La Lega pallavolo femminile ha infatti disposto il rinvio al 19 aprile della partita di campionato tra Novara e Chieri, un match tutto da dedicare a Julia.
E una dedica commossa alla 18enne è arrivata anche dalla Turchia, dall’azzurra Alice D’Amato che ha conquistato il bronzo ai Campionati d’Europa di ginnastica artistica. “La medaglia è anche per Julia Ituma, che era venuta in Turchia come me per un sogno sportivo e purtroppo non c’è più”.Hanno rotto il silenzio per spiegare il loro il dolore per la morte della giovanissima pallavolista, Julia Ituma, che avrebbe compiuto a ottobre 19 anni, precipitata dal sesto piano di un albergo turco, dopo una partita in trasferta.
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