Sarà un incontro ravvicinato, dopo mesi. Quello tra Mirco Alessandrini, marito di Guerrina Piscaglia (la casalinga sparita da Ca’ Raffaello il 1° maggio 2014), e padre Gratien Alabi, l’ex vice parroco del paese accusato dell’omicidio della donna.
Il 4 dicembre inizierà infatti il processo in Corte d’Assise al frate. E tra i 55 testimoni, convocati dal pm Marco Dioni, spunta anche il marito di Guerrina. La lista dei testi è stata depositata venerdì da Dioni. Quella della difesa prevede 80 persone. Molti saranno in comune: per sentirli tutti ci vorranno mesi. Alessandrini, inizialmente indagato perché ritenuto reticente, è stato poi scagionato. Lui, quel primo maggio, è stato sempre accanto al frate, per tutto il pomeriggio. I due erano grandi amici. E’ stato proprio Mirco ad accompagnare il frate a Presciano di Sestino per celebrare un funerale. E sempre con lui il religioso era rientrato in serata a Ca’ Raffaello. L’incontro dei due al processo sarà teso. Mirco aveva dichiarato poche settimane fa: «Gratien ora deve dire la verità. Voglio solo sapere dove si trova il corpo di mia moglie».
Tra le altre figure più importanti, che la Corte d’Assise dovrà ascoltare, anche quella di Loretta Paolucci, la residente di Ca’ Raffaello che fissa lo spartiacque negli orari. È lei infatti a raccontare di essersi fermata a parlare con padre Alabi alle 14.32, restringendo i tempi di un eventuale omicidio dalle 13.47 (quando avviene l’ultima chiamata muta dal cellulare di Guerrina) al momento del colloquio.
Ma parlerà anche la catechista, amica e confidente di Guerrina, che per prima contatta la curia manifestando i suoi dubbi su padre Gratien. Ed è pure una di quelle che ricevono i famosi sms dal telefonino della scomparsa, ma in realtà (secondo l’accusa) scritti dall’imputato. Tra i testi chiamati dal pm, anche i carabinieri e il vicario di Arezzo. Il Resto del Carlino
