Nella riunione odierna il Patto ha esaminato le posizioni e il contributo dei partiti durante questi due anni di lavoro di coalizione. Innumerevoli sono stati i problemi da affrontare e forse, come dice lo stesso Menicucci, mai negli ultimi cinquant’anni il Paese si è trovato in mezzo a tante difficoltà difficilmente prevedibili.
Mai il Patto ha voluto sottovalutare questi problemi e mai si è sottaciuta anche una non piena soddisfazione per i risultati raggiunti.
Se infatti, con numerosi interventi, è stato impostato un cambiamento radicale del nostro sistema e gli organismi internazionali hanno riconosciuto gli enormi progressi che in poco tempo sono stati compiuti, ancora grave rimane la mancata chiusura degli accordi con l’Italia per le pesanti ripercussioni che questa situazione ha sul piano economico e politico.
Ma, così come siamo consapevoli delle gravi conseguenze di questa mancanza, siamo altrettanto certi che “staccare la spina” ed interrompere oggi l’azione di Governo non porterebbe che ad un aggravamento della situazione del Paese e confermerebbe proprio quel giudizio negativo secondo il quale la classe politica Sammarinese non avrebbe la volontà di portare fino in fondo il cambiamento intrapreso.
Al contrario il Patto ritiene di dover confermare nei confronti degli elettori e dei cittadini questo percorso avviato e ritiene, altresì, che sia proprio l’atteggiamento ambiguo che gli EPS continuano a manifestare ad indebolire l’azione del Governo e della maggioranza, decretando con il loro comportamento quel “requiem per la Repubblica” che dicono di voler rifuggire.
E’ venuto il momento di porre fine a questa ambiguità.
San Marino 11 ottobre 2010