Il Governo del debito…di Alessandro Mancini (PSRS)

Il mio impegno di rendere pubblici i dati sensibili di sistema comincia dall’aspetto più delicato e controverso: il debito statale. In diverse circostanze, qualche membro di governo ha affermato che San Marino non ha debito pubblico, raccontando una grossa bugia smentita clamorosamente dal Segretario di Stato per le Finanze che ha dichiarato un debito pubblico consolidato di 59.775.037 euro. E’ da notare che tale debito comporta un esborso annuo, per quota capitale e interessi, poco  al di  sotto dei 9 milioni. Chi nega il debito pubblico non legge, dunque, neppure i bilanci che presenta, oppure mente cercando di nascondere la realtà ai cittadini. Va aggiunto che, in solo due anni, il governo ha dilapidato il tesoretto di  78 milioni lasciato dal governo precedente. Infatti, il consuntivo 2009, per la mancanza dei necessari correttivi, si è chiuso con un disavanzo di circa  42 milioni mentre il preventivo assestato 2010 porta un disavanzo di oltre 86 milioni, circa 72 milioni per lo Stato e quasi 15 milioni per la Sicurezza Sociale. Siamo pertanto ben oltre i 78 milioni dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2008. Un aspetto controverso riguarda proprio il gioco a nascondino che fa il governo con i conti pubblici dichiarando sempre il solo disavanzo del bilancio dell’amministrazione centrale e non quello del pubblico allargato come sarebbe doveroso e corretto. Deve essere chiaro che il disavanzo previsto per il 2011 non è di 39 milioni bensì di 70 milioni in quanto ben 31 milioni sono stati caricati sull’ISS, ma spettano allo Stato; il disavanzo previsto per il 2012 e per il 2013, rispettivamente di 70 milioni e 65 milioni, è stato presentato con lo stesso trucchetto, forse per preparare il terreno favorevole a decretare un ticket a carico di tutti gli assistiti, rimettendo le mani nelle tasche dei cittadini. Nella sostanza , il governo ha gravemente peggiorato la situazione raddoppiando il disavanzo del 2009, da 42 milioni a 86 milioni previsti nel 2010, anziché attuare misure per il contenimento reale della spesa pubblica. Ma l’opera nefasta del governo non si ferma qui. Dopo l’iniqua manovrina che ha messo a carico dei lavoratori e delle imprese i buchi del malgoverno senza neppure chiuderli, ha previsto un futuro nero per il Paese attraverso un assurdo e improbabile pluriennale 2011-2013. Assurdo perché conferma la politica del debito. Improbabile perché per fare i debiti bisogna trovare chi concede i prestiti e il sistema è a secco. Assurdo e improbabile insieme anche perché 60 milioni di debito costano 9 milioni all’anno. 360 milioni di debito costerebbero 54 milioni all’anno distruggendo la finanza pubblica?! E’ una scelta, quella del governo, che porta solo alla bancarotta. Infatti  con la legge finanziaria il governo si è fatto autorizzare un disavanzo 2011 di 70 milioni; un disavanzo 2012 di 70 milioni; un disavanzo 2013 di 65 milioni. Ciò significa che, a fine 2013, si accumulerà, conteggiando gli 86 milioni del 2010, un disavanzo di 291 milioni a cui vanno aggiunti i 60 milioni di debito consolidato, arrivando a 350 milioni. Ecco perché i conti del governo sono assurdi e improbabili. Molti altri sono i debiti nascosti tra le pieghe di un bilancio quasi incomprensibile, soprattutto per i governanti a quanto pare. Ma io voglio oppormi, alla iniqua via del  debito  imposta  dal governo e lo farò pubblicando tutti i dati che ho acquisito per informare i cittadini sulla gravissima situazione in cui è stato portato il Paese. Sono fondamentali per capire il futuro.

San Marino il 10.01.2010

Alessandro Mancini

Consigliere PSRS