Il Governo Italiano passa al setaccio l’Alkemico…..ovvero la IBA di Rovereta..che è il magazzino!

Le smart drugs approdano sui banchi del Parlamento italiano. Intanto, in tutta la penisola si stanno svolgendo analisi e verifiche all’interno dei negozi della catena sammarinese dove però, sin’ora, non sarebbero state rilevate irregolarità di tipo penale o amministrativo

I negozi della catena di “smart-shop” in franchising ‘Alkemico’, con sede societaria e magazzino centrale a San Marino, finiscono sotto la lente d’ingrandimento del Governo italiano. Finora le “numerose verifiche effettuate” all’interno degli esercizi di ‘legal drugs’ non hanno riscontrato “irregolarità di tipo penale ed amministrativo”, ma si sta ancora indagando e s’aspetta l’esito di alcune analisi.

 

La deputata Isabella Bertolini, di Forza Italia, si era rivolta al Governo per sapere “se si fosse a conoscenza di questi pericolosissimi drug shop” e se non si ritenesse il caso di chiuderli in quanto, avrebbe sostenuto l’onorevole, “in palese contrasto con la legge, promuovono la cultura dello sballo, vendendo droghe illegali e proponendo prodotti per il consumo delle sostanze stupefacenti più pesanti come la cocaina”. L’azzurra, ha chiesto anche l’oscuramento del sito, ricordando che l’ultimo negozio della catena è nato a Rimini di fronte ad una scuola e a due passi dalle discoteche.

Una risposta all’interrogazione consegnata ieri alla presidenza dela camera dall’onorevole Bertolini, giunge direttamente dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini che, in una risposta scritta ha spigato come si sta muovendo il Governo Berlusconi nei confronti di questa catena che, come la definisce la parlamentare, “commercia e promuove sostanze stupefacenti, kit per sniffare, semi per piantare marijuana e skunk, boccette di etere e popper da inalare, oltre a libri che inducono all’uso di droghe”.

 

Proprio a Rimini e Riccione, spiega Martini “sono state cautelativamente sequestrate alcune decine di poppers (24 confezioni contenenti nitrito di isoamile 98% e 33 confezioni contenenti nitrito di isopropile 98%) ed è stato prelevato un campione contenente nitrito di isopropile, destinato ad analisi chimiche e tossicologiche per i quali il Ministero dell’Interno è in attesa degli esiti analitici del consulente tecnico nominato dall’Autorita’ giudiziaria”.

 

“Il marchio “Alkemico” e la catena commerciale – chiarisce il sottosegretario – vengono gestiti dalla “International Brand Agency” (Iba) che “ha sede nella Repubblica di San Marino, dove è ubicato un magazzino centrale”. Il primo negozio Alkemico è stato aperto nel 2003 a Riccione, seguito a breve dall’apertura delle filiali di Milano, Bologna, Urbino, Trieste, Rimini e da un sito internet. “Nei confronti degli esercizi commerciali ‘Alkemico’ sono state effettuate numerose verifiche a Bologna, Rimini e Riccione, che però non hanno fatto rilevare irregolarità di tipo penale o amministrativo”.

Oltre alla verifica dell’eventuale presenza di principi attivi inclusi nelle tabelle che proibiscono l’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, Martini informa che è in corso l’accertamento della regolarità della vendita dei preparati rispetto alle norme dettate dal decreto legislativo 206 del 6 settembre 2005, il “Codice del consumo”. Altre indagini, poi, sono in corso nei negozi Alkemico a Torino, Milano, Cremona e Treviso.

fonte: resto del carlino

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