Il Governo italiano si è dimenticato di nuovo dell’E45 e della Romea

L’E45, arteria stradale martoriata da anni di mancata manutenzione e assolutamente inadeguata per il suo strategico ruolo di collegamento tra nord e sud Italia, è stata completamente dimenticata dal Governo. L’accusa arriva dall’Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) dopo che il Cipe (il comitato interministeriale competente) ha sbloccato 17,8 miliardi di euro per interventi sulle grandi infrastrutture, tra cui il ponte sullo Stretto di Messina.

 

“Possibile che non si potesse trovare un adeguato finanziamento per la ristrutturazione della storica E45?”, si chiede Giordano Biserni, presidente dell’associazione da anni in prima linea nella lotta per la sicurezza stradale.

 

“Quando abbiamo saputo che il Cipe aveva sbloccato nei giorni scorsi 17,8 miliardi di risorse per vecchi progetti e per nuove infrastrutture la soddisfazione è stata notevole – ammette Biserni -. D’altra parte la sicurezza stradale si coniuga sempre con una viabilità adeguata e sicura. Però la soddisfazione si è bloccata quando siamo andati a scorrere l’elenco delle risorse destinate ai vecchi progetti”.

 

“Non c’è nessuna menzione della E45 Orte – Ravenna – fa notare Biserni -, una strada che ha un enorme potenziale quale credibile alternativa alla A1 nella direzione sud-nord, ma che nelle condizioni strutturali, interruzioni e  manutenzione in cui si trova oggi assomiglia più ad un percorso di guerra che ad una superstrada”.

 

Altro “assente ingiustificato” è il raccordo Ravenna – Mestre, “promesso da molti ministri delle Infrastrutture”, fa notare Biserni. “Eppure una nuova strada a 2 carreggiate e 4 corsie – ricorda – relegherebbe la famigerata e pericolosissima SS309 Romea al rango di strada locale, inoltre si costituirebbe finalmente il collegamento diretto fra la dorsale Adriatica, i poli dell’autotrasporto di Cesena, quello industriale e portuale di Ravenna e quello turistico della riviera romagnola col famoso corridoio n.5 che collega l’Italia con la Slovenia e poi il centro Europa”.

 

“Anche in questo secondo elenco troviamo, l’Asse autostradale Cecina-Civitavecchia, il nodo di Perugia, l’adeguamento della SS372 Caianello-Benevento e altre. Di un nuovo progetto per la Romea nessuna traccia – riscontra con rammarico Biserni -. Speriamo di essere solo male informati e che la ristrutturazione della E45 e il raccordo Ravenna – Mestre siano previsti nello stesso provvedimento e partano i lavori  a breve. Se così non fosse la viabilità romagnola, i collegamenti nord-sud della regione rimarrebbero al palo”.

 

Biserni, infine, non risparmia una polemica con la politica locale, quando constata: “Ci preme molto una mobilità sicura e scorrevole come beneficio per l’industria e la sicurezza, per questo siamo stupiti di non aver sentito nessuna presa di posizione su questo tema, in particolare dalla politica e dagli amministratori dei territori interessati”. 

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