Il Congresso di Stato nella seduta del 21 settembre 2010 ha preso in esame la proposta di intervento di Riforma del Sistema Previdenziale – 1° Pilastro presentato dalla Segreteria di Stato per la Sanità.
Studi Attuariali commissionati dall’ISS, hanno fornito previsioni a medio e lungo termine che mostrano, con un alto margine di attendibilità, come il nostro sistema previdenziale entrerà in sofferenza a partire dal 2020. Il sistema previdenziale sammarinese, infatti, basato sul criterio a “ripartizione”, risente negativamente dell’attuale andamento demografico della popolazione ( progressivo invecchiamento e diminuzione delle nascite) ed è particolarmente sensibile al rapporto fra lavoratori attivi e il numero dei pensionati.
Per far fronte a questa situazione il Governo, per tempo, ha formulato una serie di ipotesi di intervento sulla normativa previdenziale, al fine di garantire la tenuta dell’attuale sistema, inserendo anche elementi di maggiore equità.
I principali punti possono essere così individuati:
-Semplificazione della gestione del Fondo e riduzione numerica da 7 a 3 categorie
-Applicazione dell’obbligo contributivo a nuove categorie di soggetti
– Adeguamento delle aliquote e dei redditi minimi
– Adeguamento dell’età pensionabile per le pensioni di vecchiaia dal 2018
-Applicazione del tetto massimo per il cumulo delle pensioni ordinarie
– Adeguamento dei requisiti richiesti per la pensione sociale
– Innalzamento dell’età per il riconoscimento del compenso agli ex consiglieri
– Provvedimenti sanzionatori più restrittivi nei confronti di soggetti beneficiari di pensione che svolgano abusivamente attività lavorativa
– Semplificazione delle procedure per la presentazione della domanda di pensionamento.
