Donatella di Cesare, filosofa del disarmo degli ucraini e delle carezze per Putin per non farlo arrabbiare e per l‘eleganza del linguaggio nei confronti dello zar, altrimenti facciamo il gioco di quel farabutto, bifolco, ignorante animale, di Biden, che sta facendo la guerra alla Russia per procura, con una carneficina degli ucraini, con la complicità di quel nazista di Zelensky, ecco, avete presente la Di Cesare, ieri da Formigli ha detto che quelli che la pensano così devono fare un partito.
Un partito della pace e delle buone maniere.
Perché i pacifisti e buonamanieristi non hanno rappresentanza. Non dominano le trasmissioni televisive. Non tutte, non come vorrebbero. Non come ai tempi di Santoro. Quelli si erano tempi.
Ha ragione, ci sono ancora alcuni telegiornali che raccontano la guerra come è, fanno vedere anche le case, le famiglie, i bambini, gli ospedali, sotto le bombe. Così offendono Putin. Non si fa.
Per non dire poi dei grandi giornali, pensiero unico.
Le Di Cesare, i Santoro, i De Benedetti, i Travaglio, i Padellaro, i Floris,le Gruber ect, ect.
Pensateci bene. È una novità?
Sarebbe un partito nuovo? Che prima non c’era?
Pensateci bene.
Non c’è mai stato un partito che costruisce le sue fortune su un mare di menzogne?
Sul rovesciamento della realtà?
Sul dominio dei Talk?
Sui conduttori combattenti.
Sulla costruzione di eroi vendicatori.
Sulla costruzione di mostri.
Sulla divisione razzistica fra buoni e cattivi, fra santi e corrotti, fra moralismo e morale?
Pensateci.
Sempre gli stessi protagonisti. Più o meno.
Trenta anni fa spiegarono che si, può darsi, il comunismo aveva dei difetti, che si l’URSS, forse, forse, aveva fatto errori, ma, “premesso che….”, la democrazia italiana faceva schifo, erano tutti corrotti e mafiosi, manigoldi, il capo era Craxi, un bel po’ anche Andreotti. E giù botte.
I comunistoidi nel mondo erano rovesciati, in Italia rovesciavano l’Italia.
Nacquero i partiti dei buonamanieristi.
Dei buoni, degli onesti.
Il PDS, la Rete di Orlando, i Verdi di Pecoraro Scanio.
E in effetti, allora la stampa era unanime.
Non come adesso.
Poi i “rovesciati” italiani trovarono lo zatterone di Berlusconi.
E giù botte. Lotta delle buone maniere contro le presunta eleganza delle cene di quel “puttaniere” di Berlusconi.
La stampa unanime. Meno quella di proprietà di Berlusconi. Naturalmente. E giù botte.
E nacque Grillo. I 5 stelle. Perché il Pd non era totalmente in linea come una volta. Sensibile, diciamo, ma non in linea, del tutto. C’erano ministeri e regioni e comuni, da gestire.
Adesso, i buonamanieristi, si vergognano un po’ dei grillini, perché è fatica, diciamo, prestazioni imbarazzanti per tutti, inoltre il Pd è altrove, e dopo la corruzione e la mafia, hanno trovato la “pace pacifista” come carburante per il nuovo partito. Che è sempre lo stesso. Sempre quello.
Il partito della menzogna.
Che, bisogna essere onesti, bisogna dirlo, piace a molti italiani. Molti.
Sergio Pizzolante