IL PATTO CONDANNA LA PRESA DI POSIZIONE DELLA MINORANZA SUL CASO ZECHINI RICCIO

Sulla vicenda che coinvolge il Comandante della Gendarmeria Colonnello Zecchini e il Coordinatore delle Forze di Polizia dottor Riccio, si è consumata l’ultima strumentalizzazione dell’opposizione. Che forse, non reputando importante e prioritario l’esame di commi come la nomina del Presidente di Banca Centrale, il percorso di integrazione europea e la legge finanziaria, ha ritenuto più opportuno impiegare un’intera giornata del Consiglio Grande e Generale su altri temi in comma comunicazioni. E poi si parla di responsabilità e di senso dello Stato.

L’indagine amministrativa richiesta dalla Commissione Esteri è approdata in Congresso di Stato che ha valutato gli esiti esprimendo sul piano morale ed istituzionale una conclusione di biasimo.

Il Patto è convinto che tale valutazione rientri nelle competenze del Governo.

Il richiamo mediatico amplificato dall’opposizione non serve a nessuno e ha inevitabilmente contribuito a gettare discredito sulle istituzioni, sull’amministrazione e sui funzionari. In generale, sullo Stato. Come se ce ne fosse bisogno…

Stando così le cose, il Patto ha chiesto che la relazione fosse discussa in Consiglio per la completezza dell’informazione e per una questione di democraticità. Considerata la ribalta mediatica di questa vicenda,  i Consiglieri devono poter avere la facoltà di conoscere il risultato di quella indagine amministrativa, affinché ciascuno possa farsi un’idea precisa della situazione.

Ma quando si parla di trasparenza e di democraticità, l’opposizione ha una certa difficoltà a seguire il percorso…

La richiesta di un comma apposito, per la cui approvazione erano necessario i due terzi dei consensi, non ha raggiunto il quorum per il mancato appoggio dei partiti di opposizione.

Come volevasi dimostrare!