Il peggio e il meglio. Dell’Italia … di Sergio Pizzolante

Dopo il Covid, più del Covid, molto di più, è la guerra che fa riemergere il peggio di noi.
Ma anche il meglio.
Riaffiorano le culture peggiori, che nel tempo sono diventate, subcultura, istinti mai del tutto estinti, umori, rumori.
Prima eravamo fascisti, quasi tutti, poi comunisti, molti. In molti casi fascisti e comunisti andata e ritorno.
In Romagna, ad esempio, prima quasi tutti fascisti, poi, quasi tutti comunisti.
A Milano, verso la fine della guerra, nell’arco di qualche settimana, ci fu un pubblico festante al teatro Lirico di Milano, vicino Piazzale Loreto, per il discorso di Mussolini, poi ci fu Piazzale Loreto, con in parte, lo stesso pubblico, che prendeva a calci e sputava i corpi privi di vita di Mussolini e Claretta Petacci.
Due vergogne nello stesso corpo. Spesso.
Oggi abbiamo un tourbillon di umori e rumori, più sfumati, più torbidi, non meno pericolosi.
Sovranisti, nazionalisti, populisti, negazionisti, antieuropei. A senso alternato.
Antiamericani sempre.
Se oggi noi fossimo attaccati potrebbero salvarci solo la NATO e gli americani, ma noi odiamo la NATO e gli americani.
Pronti a chieder loro la cioccolata se dovessero salvarci ancora.
Ma adesso, adesso, c’è una marea di gente, che attribuisce agli americani la guerra in Ucraina.
Che nega la responsabilità russa per le stragi.
Che vuole la resa ucraina. Perché la guerra ci disturba il Pic Nic. Perché i russi non vengono più in albergo da noi, non comprano i nostri foulard, non vengono nelle nostre gioiellerie.
O perché siamo cretini e basta.
O perché, appunto, riemergono vecchie culture e antichi istinti.
Tic di un popolo senza spina dorsale.
Smidollato.
Pubblico un pezzo dell’Unita’ di allora.
Quando l’Italia aveva a che fare con la Germania di Hitler.
Lo rubo al mio amico Salvatore Merlo de Il Foglio.
Anche allora il dibattito era quello di oggi.
Non bisognava scatenare la reazione nazista.
Dicevano in molti.
Adesso, gli smidollati, i cinici, dicono che si devono arrendere gli ucraini per non scatenare la reazione putinista. Per non farlo diventare più cattivo.
Non siamo nazisti, ma, dicevano.
Non siamo Putinisti, ma, dicono.
Il peggio dell’Italia.
Dovrebbe farmi orrore tutto questo.
Scatenare il mio pessimismo. Lo sconforto. No.
No, perché scavando nella storia si può capire, quel che può succedere.
Serve a contestualizzare.
Se abbiamo superato quella roba lì, possiamo superare anche questa. Mi dico.
Draghi è sulla linea giusta.
I due principali partiti, Pd e Fratelli d’Italia, sono sulla linea giusta.
L’Europa si compatta.
L’Occidente si compatta.
In Italia c’è una gara di solidarietà e accoglienza.
Il meglio dell’Italia.
Sergio Pizzolante