L’altro giorno Davigo era da Formigli, come spesso capita. Per un soliloquio, come spesso capita.
E si lamentava della giustizia italiana.
Perché? Perché si fanno i processi, quando capita.
Ed è colpa dei processi se le persone, per Davigo colpevoli in attesa di essere scoperte, vengono assolte.
Cioè, lo scempio sarebbe l’assoluzione e non la ingiusta accusa. Con carcere e gogna mediatica parallela.
Perché?
Beh, dice Davigo, le leggi prevedono che gli elementi dell’accusa raccolti durante la fase preliminare, dal Pm e dalla polizia giudiziaria, vengano poi discussi nei processi. In un dibattimento, in un confronto faccia a faccia, con l’azione della difesa. Con il giudizio di un giudice terzo. E succede che l’imputato venga poi assolto. Da un giudice.
Magari perché’ l’accusa era infondata?O indimostrabile?
No
Per Davigo basta la prima fase. Senza giudici, senza avvocati, senza difesa.
Nemmeno nei tribunali nazisti!
Per questo hanno voluto l’abolizione della Prescrizione.
Per non andare nei processi. Perché hanno paura dei processi. Dei giudici terzi. E della difesa.
È il pensiero di Davigo, di una parte considerevole della magistratura inquirente. Delle correnti della magistratura. Di una parte del sistema politico. Dei 5 stelle.
Ed è il disastro dell’Italia.
Il motivo per il quale la stampa è complice dello strapotere delle Procure, la politica è succube, lo Stato non funziona, le imprese sono intimidite, le persone vanno in carcere innocenti, gli investitori non investono, la burocrazia domina.
Sergio Pizzolante
