Il potenziamento delle strutture è la priorità del tennis di San Marino

Si conclude un quadriennio olimpico di grandi risultati per la Federazione Sammarinese Tennis che è pronta a rilanciare sul piano dei programmi tecnici di qualità, ad iniziare dal potenziamento delle strutture che serve, ora più che mai, a completare l’ascesa di questa disciplina di straordinarie tradizioni sul Titano. Ci sono gli Internazionali di San Marino, il Challenger da 100.000 dollari che quest’anno si svolgerà dal 3 al 9 agosto, che hanno la possibilità di tagliare altri traguardi in fatto di qualità organizzativa, ma dietro scalpitano tanti altri tornei del circuito federale italiano e una selva di agonisti che chiede spazio. In termini economici, la domanda di tennis a San Marino è ormai superiore all’offerta e la Federazione si pone come obiettivo quello di soddisfare la voglia di tennis della base.

Come detto si avvia alla conclusione il quadriennio olimpico, il 29 gennaio ci saranno le elezioni per il nuovo consiglio federale, ma intanto il presidente Christian Forcellini, nel tracciare un bilancio del suo mandato, indica quali sono le priorità: “In questi quattro anni abbiamo cercato di fare il possibile, tenuto conto che siamo dirigenti dilettanti. Ci siamo dati da fare, facendo leva sulla nostra esperienza, affinché l’intero movimento ne traesse dei benefici. Speriamo di aver fatto scelte positive. Ora – continua il presidente – si apre un anno di rinnovamento e di cambiamenti. Mi ricandido come presidente, perché penso che ci sia la necessità di dare ancora il mio apporto. Ma l’obiettivo principale deve essere quello di costruire altri impianti a San Marino. Si deve ampliare e portare a termine il Centro di Fonte dell’Ovo, con la costruzione di altri tre campi. Lo scopo è di centralizzare e semplificare la gestione per accentrare tutto il tennis in un’unica struttura. Ora abbiamo più richiesta che offerta”.

Il presidente federale sottolinea l’insufficienza delle strutture, soprattutto nel periodo invernale: “Abbiamo solo 4 campi coperti a Fonte dell’Ovo ed uno a Città. Nel frattempo i praticanti sono molto cresciuti, soprattutto per l’evoluzione del beach-tennis. Il progetto di completamento del centro di Fonte dell’Ovo è già approvato, ora servono i relativi finanziamenti. Noi, come movimento, non ne possiamo fare a meno. Gli impianti vanno completati sia per l’esigenze della scuola, sia per quelle dei soci e delle manifestazioni”.

Intanto si avvicina un’edizione del Challenger di agosto, sempre dotata di 100.000 dollari di montepremi, di grande qualità: “Abbiamo avuto un po’ di fortuna – spiega Forcellini – perché sono state modificate le date nel calendario Atp e non siamo più in contemporanea ad un torneo Super 9 nel quale i primi 50 del mondo hanno l’obbligo di iscriversi, ma al torneo di Washington che ha una partecipazione libera. Il nostro torneo è l’ultimo, di un certo livello, della stagione europea sulla terra, mentre quello statunitense è il primo sul cemento. Questo vuol dire che avremo più possibilità di veder giocare a San Marino i grandi specialisti del rosso, giocatori tra il n.20 e 30 del Mondo. Molto dipende anche dalle qualità economiche del torneo. Speriamo, a questo punto, che tutti facciano uno sforzo in più se si vuole che il torneo di San Marino rimanga una tappa d’elite”.

Federazione Sammarinese Tennis
Comunicato stampa