Il presepe “islamico” in chiesa: Maria col burqa e un barcone

Ad ognuno il suo presepe, per carità. A Napoli inseriscono Maradona, a Potenza invece si adoperano per farlo somigliare ad un “presepe islamico”: la Madonna col burqa, San Giuseppe che somiglia più ad un imam che a un falegname, un tenda beduina al posto della grotta e una bandiera arcobaleno in sostituzione della stella cometa.

Chissà cosa avrebbe pensato San Francesco nel vedere il “suo” presepio ridotto in questo stato nella parrocchia di Sant’Anna a Potenza. Quando a Greccio mise in scena per la prima volta la natività, Gesù, Giuseppe e Maria avevano volti e sembianze occidentali. I pastori pure. Le pecore anche. E non c’era nessun’altra intenzione se non quella di raccontare al popolo la grandezza della nascita di Cristo, il Salvatore.

Oggi invece tra chi decide di non farlo e chi lo usa per altri scopi, il presepe sta diventando la macchietta di ciò che era. Inutile girarci attorno: fa impressione vedere la Vergine Maria che si copre il volto col burqa. Qualcuno di voi dirà: a quel tempo le donne si coprivano. Anche fosse, nelle immagini sacre della tradizione occidentale, Maria ha sì un leggero velo, ma sempre il volto scoperto. Quella di Potenza è una (voluta?) forzatura. Così come lo sono la tenda beduina al posto della grotta e la scritta “Costruiamo ponti, non muri” sopra la Sacra Famiglia. Stona pure il barcone di profughi in sostituzione dei pastorelli.

Nel pubblicare per prima le foto del presepe di Potenza su Imola Oggi, Marialuisa Bonomo fa giustamente notare che la Chiesa non può cadere nell’errore di scambiare la pietà cristiana e il rispetto verso i musulmani nella legittimazione della fede islamica. Perché se credere in Maometto o Gesù diventa “la stessa cosa”, allora crollano le radici stesse della Chiesa, il significato profondo della Fede che deve necessariamente riconoscere Cristo come unico salvatore del mondo.

I musulmani riconoscono Gesù come profeta e la Vergine è citata nel Corano? Vero. Ma per loro Maria non ha mai partorito il Figlio di Dio e il Nazareno ha indicato Maometto come “sigillo dei Profeti”. Può un cristiano legittimare questo? No, non dovrebbe. Ma se non siamo in grado di fare un presepe “tradizionale”, figuratevi difendere i fondamenti della Fede. Il Giornale