
(ANSA) – MILANO, 05 MAR – “Un gesto di qualche isolato ma
brutale, brutto, violento e pesante” è il modo in cui il preside
del liceo classico Carducci di Milano Andrea Di Mario ha
definito lo striscione apparso ieri davanti alla scuola
accompagnato dalle immagini della premier Giorgia Meloni e del
ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a testa in giù. Lo
ha fatto in una circolare indirizzata a studenti, genitori e
docenti pubblicata sul sito della scuola e ripostata su Twitter
dallo stesso ministro che ha fatto i “complimenti ad un preside
coraggioso, consapevole del suo alto ruolo istituzionale” “Il Liceo Classico Statale “Giosuè Carducci” di Milano – ha
scritto Di Mario – è da sempre e sempre più uno spazio plurimo,
aperto, pacifico: democratico! Oggi abbiamo ricevuto un danno,
doloroso, rispetto a tutto quello che in questa scuola si sta
facendo e non vogliamo che i nostri studenti siano vittima di un
circuito, banale, che banalizza la stessa lettura della realtà”.
Sottolineando il dispiacere di “tutti perché non ci riconosciamo
in questo linguaggio, in questi modi che sono per noi
completamente inediti e preoccupanti e che rifiutiamo” ha
assicurato che a scuola si continuerà come sempre e sempre più a promuovere i valori della democrazia, della tolleranza e del
pluralismo indicati nella Costituzione, mantenendo sempre
spalancata la porta del dialogo educativo, anche con chi, come
in questo caso, eventualmente se ne è discostato, fermo restando
l’impegno a cercare di individuare e perseguire le
responsabilità del gesto”. Di Mario, che ha ricordato come il Carducci sia il liceo
accanto a piazzale Loreto, ha rivendicato che “in questa scuola
si insegnano in modo rigoroso le materie di studio, ma, dico
sempre che il Carducci è anche una scuola di politica, perché
qui gli studenti hanno la possibilità di apprendere a praticare
il culto della rappresentanza, del confronto”. “Vogliamo farlo
insieme – ha aggiunto -, imparando, creando forme nuove, senza
rimanere incagliati in linguaggi vecchi, logori e cupi, che
alzano muri. Il carducciano è rigoroso e non accetta la logica
da curva violenta”. (ANSA).
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