“IL PSD: GOVERNO TOGLIE LA PAROLA AI CITTADINI SUL NOSTRO FUTURO”

Appellandosi al Collegio dei Garanti, il Governo ha sottratto ai sammarinesi la possibilità di esprimersi su un tema fondamentale per il futuro del Paese. Ha impedito il referendum sull’adesione all’Unione Europea, che avrebbe rappresentato un’occasione storica di democrazia diretta per le prospettive della Repubblica.
Rispetto all’invio di una generica lettera alle istituzioni europee, in cui il Governo richiede una non precisata maggiore integrazione, il Collegio garante nella sentenza precisa: “Mentre la maggior integrazione può essere potrebbe solo un approfondimento e un ulteriore sviluppo dell’Accordo di Cooperazione e l’Unione Doganale stipulato il 16 dicembre 1991 fra la Repubblica e l’Unione, il quesito è invece volto a far sì che la Repubblica ‘faccia parte’ dell’Unione. Mentre la integrazione può essere disciplinata dall’art.8 del Trattato, l’adesione è invece prevista dall’art.49 del Trattato stesso che prevede una domanda dello Stato interessato al Consiglio Europeo e l’attivazione di una apposita procedura”.
Il Partito dei Socialisti e dei Democratici ritiene di conseguenza che il Governo non abbia altra strada che produrre l’atto della domanda ufficiale di adesione all’Unione Europea, come previsto dall’art. 49 del Trattato di Lisbona.
Il Governo si è sostituito alla volontà popolare inviando due note che non definiscono il percorso di adesione negoziata.
Il Governo ha barato, taroccando tutte le carte senza dichiarare l’obiettivo politico, se non quello di bloccare un referendum scomodo per l’esecutivo, che aveva trovato nella società civile, nelle categorie economiche e sociali e in tutta l’opposizione un forte sostegno.
Nessun comitato contrario si era formato. Nessuna voce dalla maggioranza si era opposta alla celebrazione del referendum.
La scelta illiberale del Governo conferma le nostre preoccupazioni circa la capacità di chi sta conducendo il Paese allo sfascio, senza dare indicazioni sulle prospettive economiche ed ora nemmeno su quelle strategiche di politica estera.
La sola capacità dimostrata è quella di impedire il confronto democratico, creando un vulnus alla sovranità dei sammarinesi ed alla loro possibilità di decidere sul futuro.

L’Ufficio Stampa del PSD