Nella giornata di mercoledì scorso il Consigliere Fiorenzo Stolfi ha presentato alla Segreteria Istituzionale una interpellanza dal seguente contenuto:
“La Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino è unanimemente considerata una ‘istituzione’ del nostro Paese e tutti i cittadini la considerano come un ‘ente pubblico’ e un ‘patrimonio della comunità’. Lo stesso ordinamento che conferisce al Consiglio Grande e Generale il potere di nomina del Presidente della Fondazione San Marino, ha voluto riconoscere questa particolarità di Carisp nel panorama bancario sammarinese.
La Carisp nel corso dell’ultimo anno è stata costretta prima ad acquistare per circa 70 milioni di euro le quote di partecipazione della società Sopaf al Gruppo Delta e dopo a cedere al miglior offerente tutta la propria partecipazione azionaria nel Gruppo Delta stesso.
Il Gruppo Delta è stato commissariato da Banca d’Italia e di fatto Carisp è stata completamente esautorata dalla gestione. Sembra che i Commissari italiani nominati da Banca d’Italia, come primo atto, abbiano licenziato il personale di livello dirigenziale per cui oggi non si capisce se Delta si trovi senza dirigenti e quali siano le conseguenze per le sorti dell’azienda, per la sua operatività, per il mantenimento delle quote di mercato, ecc..
Queste operazioni danno la sensazione che sia in atto una azione per ‘svalutare’ Delta sul mercato affinché i compratori possano portarsi a casa con due soldi un patrimonio di miliardi di euro.
Se a ciò si aggiunge che spesso e volentieri i Commissari italiani di Delta, nominati da Banca d’Italia, sembra si rivolgano a Carisp per far fronte alle esigenze di liquidità di Delta, si assiste alla situazione paradossale per la quale la gestione di Delta la fanno altri ma quando c’è da pagare i quattrini li deve sborsare Carisp.
Se a ciò si aggiungono le dichiarate difficoltà ed i continui rinvii delle ipotesi di vendita del Gruppo Delta, si ha un quadro abbastanza inquietante della situazione che si trova a gestire la nostra Carisp.Ciò alimenta la convinzione che sia in corso un tentativo di mettere le mani prima su Delta e successivamente o contestualmente sulla Carisp stessa.
Con queste premesse
interpello il Governo
per conoscere:
– quali siano le informazioni in possesso del Governo rispetto alle questioni evidenziate e quali siano le valutazioni di pertinenza;
– quali iniziative ha intrapreso a tutela di questo ‘patrimonio’ della comunità sammarinese;
– quale sia l’opinione di Banca Centrale su tali vicende e quali azioni a tutela degli interessi degli Istituti e del sistema bancario sammarinese stia intraprendendo anche nel rapporto con Banca d’Italia.”
San Marino, 13 novembre 2009