
(ANSA) – ROMA, 08 GEN – Un popolo, una nazione, una squadra.
Una volta il Real Madrid era proprio questo, ora non più.
L’autarchia non abita più al Santiago Bernabeu dove una volta lo
zoccolo duro della ‘Casa Real’ era spagnolo, se non addirittura
castigliano. Dopo quanto accaduto ieri nel Nuevo Estadio de la
Ceramica, contro il Villarreal, molto se non tutto è cambiato:
il Real Madrid ha schierato per la prima volta dopo 121 anni e
4.436 partite ufficiali una formazione senza neppure un
calciatore spagnolo. E, magari per uno strano scherzo del
destino, ha perso (2-1). Inizialmente Carlo Ancelotti si è
affidato a Courtois (Belgio) in porta; davanti a lui in difesa
Eder Militao (Brasile), Ruediger (Germania), Alaba (Austria),
Mendy (Francia). A centrocampo hanno agito Kroos (Germania),
Tchouameni (Francia) e Modric (Croazia), dietro le punte
Valverde (Uruguay), Benzema (Francia) e Vinicius Junior
(Brasile). Il primo spagnolo a scendere in campo è stato Lucas
Vazquez, dopo 64′ di gioco, seguito da Asensio, che ha trovato
posto in squadra a 8′ dal 90′. (ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte