Il restauro del “Giudizio Universale” di Giovanni da Rimini. Il Sindaco Sadegholvaad e il vescovo Anselmi firmano il protocollo d’intesa per il programma di valorizzazione dell’opera

Con la firma ufficiale del protocollo d’intesa da parte del Sindaco Jamil Sadegholvaad e del Vescovo Nicolò Anselmi si apre anche formalmente il percorso che condurrà alla valorizzazione di uno tra i principali capolavori del patrimonio artistico riminese: il Giudizio Universale di Giovanni da Rimini. L’opera, di proprietà della Diocesi di Rimini, sarà infatti al centro di un importante intervento di restauro volto, oltre che ad assicurare la conservazione a lungo termine del timpano, anche a valorizzare questa straordinaria testimonianza della civiltà figurativa riminese del Trecento dal punto di vista storico, artistico e religioso, coinvolgendo nel restauro anche la città in un processo formativo e partecipativo.

L’affresco, originariamente situato nella Chiesa di Sant’Agostino poi strappato e montato su tela a fini conservativi a inizio del Novecento, è oggi esposto al Museo della Città quale fulcro dei nuovi percorsi espositivi del complesso di via Tonini. I primi rilievi effettuati sull’opera trecentesca nella fase di riallestimento del Museo hanno fatto emergere la necessità di un intervento conservativo a lungo termine del timpano, che presenta problematiche strutturali legate al naturale trascorrere del tempo e ai restauri condotti da Giovanni Nave tra il 1916 e il 1926.

Il protocollo siglato oggi pomeriggio impegna Comune e Diocesi nella definizione di una strategia operativa per la scelta del progetto di restauro del timpano, che comprenderà l’analisi dello stato di conservazione dell’opera, l’individuazione di laboratori specializzati, la raccolta di preventivi e proposte tecniche da parte di restauratori qualificati. Tutte le modalità e le azioni saranno valutate di concerto con la competente Soprintendenza, che vaglierà la qualità scientifica e la sostenibilità delle proposte di restauro.

In parallelo saranno attivate strategie di fundraising per la copertura dei costi di restauro e valorizzazione. Una volta selezionato il progetto di restauro, Comune e Diocesi sottoscriveranno un secondo accordo che ne disciplini l’attuazione e le modalità di finanziamento, nonché il piano operativo per il cantiere e la valorizzazione dell’opera.

Con la Soprintendenza saranno inoltre condivise anche le iniziative da mettere in campo per condividere con la città le fasi del recupero, documentandole, costruendo attività didattiche e divulgative dedicate.

“Oggi rendiamo ufficiale un impegno reciproco che abbiamo preso per valorizzare una delle opere d’arte più note e preziose che Rimini ha la fortuna di custodire – sottolinea il sindaco Jamil Sadegholvaad – La sinergia tra realtà, in questo caso con la Diocesi, è importante per proseguire nel percorso di recupero e promozione del nostro patrimonio culturale”. “La dimensione artistica e culturale di Rimini merita di essere sempre più promossa e fatta conoscere – ha aggiunto il Vescovo Nicolò Anselmi – La collaborazione con l’Amministrazione Comunale ci permette di realizzare un intervento che darà la possibilità di rendere fruibile l’opera nel pieno della sua bellezza ai riminesi e ai visitatori”.

L’intervento di restauro  del Giudizio Universale è parte dell’importante programma che l’Amministrazione Comunale in sinergia con la Soprintendenza e gli altri soggetti competenti ha intenzione di mettere in campo nei prossimi mesi per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale storico cittadino e che comprenderà tra gli altri il restauro conservativo della Domus del Chirurgo, l’intervento di riqualificazione e illuminazione del ponte di Tiberio, mentre nelle prossime settimane partirà il percorso per la valorizzazione della “Pietà” di Giovanni Bellini, altra eccellenza del patrimonio museale riminese.

Comune di Rimini