Ogni nuova attività imprenditoriale ha di fronte una serie di variabili che sono impossibili da prevedere quali ad esempio la concorrenza, la clientela, la domanda per il prodotto offerto, ecc…, tutte variabili che generalmente si riassumono sotto la voce “rischio d’impresa”.
Ogni attività imprenditoriale opera oppure chiude i battenti in funzione della propria capacità di confrontarsi ed essere competitiva con le realtà presenti sul mercato.
È anche vero che ogni impresa seria mette in atto tutte le iniziative possibili per inserirsi in un mercato già consolidato, promuove e pubblicizza il proprio prodotto, inventa e propone offerte promozionali, pone attenzione ai prezzi per essere concorrenziale e competitiva, cerca la fidelizzazione del cliente anche attraverso la qualità, a scapito dell’introito immediato, affinché la propria offerta non resti solo di carattere estemporanea ed occasionale, ma garantisca una continuità nel futuro (in particolare nel Settore Turistico non dimentichiamo l’immenso valore del “passa parola”, una notevole pubblicità a costo zero che troppo spesso i nostri Operatori Turistici hanno speso in maniera controproducente).
È da qualche tempo che le proposte delle varie Associazioni, a cui fanno capo agli Operatori Economico-Turistici della Repubblica, si fanno sempre più pressanti.
Sono iniziative lodevoli che dimostrano come queste Associazioni intendano dare nuovo impulso al Turismo nella Repubblica di San Marino che è giustamente considerato anche uno (forse il primo) dei settori trainanti per la ripresa economica del Paese.
La perplessità nasce sul metodo adottato:
– si chiede che la Segreteria di Stato al Turismo si adoperi e metta in campo iniziative atte ad incrementare il Turismo nella Repubblica;
– si chiede che lo Stato metta in atto incentivi di carattere fiscale per sostenere gli Operatori del Settore affinché possano offrire il loro prodotto ad un prezzo più concorrenziale;
– si chiede di allestire mostre importanti (artistiche o altro) per far affluire nuovi turisti in Repubblica;
– si chiede alle Federazioni Sportive di organizzare ulteriori eventi, Nazionali ed Internazionali, di alto livello e su più giorni;
– si chiede di spostare o duplicare la sala da gioco nel Centro Storico;
Ma in definitiva quanti Operatori aderiscono a queste Associazioni? Di quali fondi dispongono, altre al necessario sostentamento organizzativo, per promuovere le attività dei propri iscritti? Quali iniziative intraprendono, a proprie spese, affinché le loro attività contribuiscano a risollevare il Settore Turistico?
L’unica iniziativa adottata, della quale ne ha dato notizia la stampa qualche tempo fa, è che le vetrine dei negozi resteranno illuminate anche se il negozio è chiuso. …. un po’ poco….
– È abbastanza evidente come la Segreteria di Stato per il Turismo continui ad operare su tutti i fronti (Fiere, Eventi, Accordi, ….) per promuovere il Turismo “Paese”, è necessario anche considerare che ciò avviene con i danari di tutti i cittadini e con le ristrettezze economiche che la crisi globale impone alle stesse Segreterie.
– È stata ulteriormente ridotta l’aliquota monofase per creare nuovi incentivi: non risulta che qualche prezzo sia diminuito anche solo di pochi centesimi, tanto che è sempre più conveniente recarsi fuori territorio per gli acquisti nonostante il divario di imposte (con buona pace dei lavoratori frontalieri). Questo provvedimento ha determinato unicamente una diminuzione del gettito fiscale (i dati lo riveleranno), forse ha portato qualche piccolo beneficio all’industria, i cui problemi al momento sono ben altri ed indipendenti dal prelievo fiscale.
– Allestire mostre o eventi ha comunque un costo, in quale misura le Associazioni di categoria partecipano al rischio d’impresa?
– Organizzare eventi sportivi di grande livello ha dei costi notevoli, tenendo presente che questi, nella maggior parte dei casi, sono organizzati contando sulla “passione” di molti volontari che prestano gratuitamente la loro opera rischiando in proprio (se non trovano gli Sponsor). Qual è l’apporto, in termini monetari, delle Associazioni di Categoria? Quanti Operatori, ad esempio, hanno contribuito con almeno 100 euro (anche se ne servono diverse decine di migliaia !!) all’organizzazione del Rallye Legend o del Torneo Internazionale di Tennis?
– Da quanto si è appreso dalla stampa sembra che la Sala da Gioco nel Centro Storico non porti beneficio alle attività Turistiche e non produca gli introiti sufficienti a sostenere neppure i costi di gestione, però le Associazioni la vogliono, tanto se la Sala da Gioco produrrà solo perdite non sarà un problema delle Associazioni stesse.
Tutte le normali attività produttive e/o commerciali, specie nei momenti di crisi economica, moltiplicano gli sforzi investendo in nuova tecnologia, rinnovando gli impianti, ampliando la rete commerciale, avvalendosi di nuovi soggetti addetti alle pubbliche relazioni, incrementando l’impegno finanziario destinato alla pubblicità, mettendo in atto iniziative promozionali, ecc.., interventi volti all’ampliamento del proprio raggio di azione per superare il momento contingente ed essere pronti, attivi ed efficienti non appena le condizioni permetteranno una seppur minima ripresa.
Forse è giunto il momento che anche le Associazioni, se non i singoli Operatori, mettano in atto iniziative proprie, anche se costose, per far sì che lo sforzo comune produca un vero rilancio del Settore Turistico.
Non si può sempre chiedere e aspettare che qualcun altro faccia per favorire la propria attività …..,
per ottenere un buon raccolto occorre avere operato anche una buona semina !!!
The Joker