Si riunisce oggi pomeriggio alle 15, in via straordinaria, il Consiglio giudiziario plenario: poco prima, l’appuntamento – come di consueto – con la commissione affari di giustizia.
E questa volta, non si scappa: il segretario Augusto Casali dovrà parlare per forza dopo che, per una settimana, non ha voluto prendere la parola a riguardo, nè difendere i suoi magistrati. Il motivo della riunione straordinaria è ben spiegata nell’unico punto all’ordine del giorno del Consiglio: “Discussione ed iniziative sulle presunte indagini della Guardia di Finanza di Rimini che riguardano i magistrati sammarinesi”.
I togati, che hanno richiesto a gran voce l’assise plenaria, dopo la pubblicazione della notizia relativa all’inchiesta coordinata dal procuratore capo Paolo Giovagnoli, si aspettano una mossa del segretario.
Ciò che si teme è, come ribadito ieri anche dal segretario agli Esteri Antonella Mularoni, che dietro l’inchiesta vi sia la volontà di sferrare un attacco politico al tribunale, terzo potere dello Stato, e quindi al cuore del Titano stesso.
Questo perché – secondo indiscrezioni non confermate dagli inquirenti che, sull’in- dagine in corso, mantengono il massimo riserbo – indagati sarebbero tutti i magistrati sammarinesi. E non tanto per la residenza – solo alcuni di loro hanno infatti l’obbligo di residenza a San Marino – ma per omessa dichiarazione.
Da quando l’indagine è stata svelata alla stampa, Casali è l’unico che ha deciso di non commentare l’accaduto.
Hanno parlato il presidente della commissione giustizia Edda Ceccoli, difendendo i giudici e il loro operato, i segretari agli Interni e agli Esteri, ma del collega alla Giustizia nessuna notizia.
Alla stampa, locale e italiana, ha comunicato di essere in ferie: vacanze dalle quali sarà per forza obbligato a rientrare oggi. I togati hanno infatti fatto fronte compatto contro ogni attacco dall’esterno: due le riunioni, arrabbiate e tese, tenutesi lunedì e martedì in tribunale, al termine delle quali è partita dal magistrato dirigente Valeria Pierfelici la richiesta di convocazione del Consiglio giudiziario ai Capitani Reggenti.
I giudici arrabbiati si aspettano la difesa del loro ministro.
San Marino Oggi