Il San Marino si butta via. In vantaggio di due gol a fine primo tempo, si fa rimontare ancora una volta tra le mura dell’Olimpico e alla fine cede l’intera posta al Gubbio del nuovo corso targato Gigi Simoni (2-3). Una sconfitta clamorosa, ma meritata causa perdita della bussola nei secondi 45 minuti. Una giornata iniziata sotto i migliori auspici e finita con un lungo colloquio dei giocatori sotto la curva dei tifosi biancazzurri, per poi concludersi con un amaro silenzio stampa. Senza parole, dunque, per una sconfitta che ha dell’incredibile per come maturata. Al 134’ vantaggio biancazzurro con Baldini, il più lesto a insaccare la respinta della traversa dell’incornata di Longobardi. Al 18’ ancora in gol i ragazzi di Mario Petrone: Grassi prova a servire Longobardi con un colpo sotto, Marconi ci mette il braccio in piena area ed è rigore che Longobardi trasforma (tredicesimo centro stagionale). Sembra fatta anche perché il Gubbio, che in realtà non era partito male, sfiora un paio di volte il gol della speranza in chiusura di tempo (Farina di testa a lato di un soffio e il bolide di Martinetti deviato in corner: questione di centimetri).
Alla ripresa Petrone manda in campo gli stessi undici, mentre Simoni e Tumiatti azzeccano le mosse: fuori Caleri e Agostinelli per i due freschi ventenni Iacoponi e Bazzoffia. Sarà proprio quest’ultimo a mandare in tilt i biancazzurri con le sue folate in velocità. Ma all’8’ è capitan Sandreani a suonare la carica accorciando le distanze da due passi servito da Corallo, che aveva approfittato di un corto rinvio di Capece. Sul gol il San Marino esce dal campo, mentre i rossoblù crescono con il passare dei minuti. Al 29’ Bazzoffia è bravissimo ad andare via sulla sinistra servendo indietro Sandreani: il neo-entrato Amantini non riesce a fermarlo se non con un fallo in area e l’arbitro decreta il rigore che Corallo trasforma di potenza sotto l’incrocio di Scotti (2-2). Non basta, perché alò 35’ Baldini si fa cacciare per una reazione sull’imprendibile Bazzoffia (l’arbitro gli aveva già fischiato la punizione a favore…) e al 41’ Di Stefano di Alghero fischia ancora un penalty, questa volta dubbio, a favore del Gubbio. La frittata la confezionano i due nuovi entrati Amantini e Audel, che sono a un metro di distanza l’uno dall’altro, e cincischiando in area finiscono col fare carambolare la palla sul braccio del francese. Il tocco pare involontario, ma l’arbitro è inflessibile. Dal dischetto Corallo firma la rimonta con un cucchiaio che rende ancora più amara la sconfitta del San Marino.
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