Dispiace che dopo aver approvato la struttura di management definito dalla Legge Quadro n. 105 del 2009, la Fupi-CSdL non riesca a cogliere gli importanti elementi di innovazione che il progetto di legge di riforma del modello organizzativo e della struttura della PA introduce. Elementi pienamente coerenti con le finalità della legge quadro e con il percorso di riforma concordato con il sindacato.
La struttura individuata nel progetto di legge è funzionale al principio di separazione del potere politico dalle funzioni amministrative, attraverso il rafforzamento dell’autonomia operativa e delle responsabilità nella gestione della macchina pubblica. La definizione di ruoli, competenze, responsabilità e ambiti di gestione, consente di ottimizzare l’organizzazione complessiva dell’amministrazione, con l’obiettivo di garantire all’utenza servizi sempre più rispondenti a criteri di efficienza ed economicità.
L’Amministrazione deve avere proprie gambe e propri spazi sia d’azione che di responsabilità. Questo è il presupposto imprescindibile per una gestione manageriale capace di affrontare con professionalità i numerosi problemi presenti e prevedibili per il futuro.
Si intende inoltre ribadire che non sono previsti aumenti di costi, anzi, come da tempo anticipato, il numero delle figure dirigenziali diminuisce. Il contenimento della spesa pubblica resta una priorità per il Governo.