“La riforma fiscale deve avere piena realizzazione, già abbiamo una parte del Paese che sta contribuendo in questo senso, ovvero i dipendenti che contribuiscono con maggior gettito fiscale, il governo si aspetta che anche l’altra parte del Paese faccia la sua parte. E la deve fare completamente”.
Questo il richiamo alla responsabilità del segretario di Stato alle Finanze, Giancarlo capicchioni, durante il dibattito sulla legge di bilancio andato in scena in consiglio Grande e Generale poche ore prima della protesta contro l’obbligatorietà della Smac card, che diventerà strumento di verifica fiscale per tutte le attività a partire dal primo gennaio 2015. Una misura accolta con ostilità dai diretti interessati, che hanno infatti scaldato piazza della Libertà con urla, sputi, lancio di uova e spintoni ad alcuni membri del parlamento.
L’inquilino di Palazzo Begni ha praticamente azzerato le speranze di un rinvio sull’obbligatorietà della Smac ribadendo che “il lavoro autonomo e le imprese devono contribuire, altrimenti il bilancio difficilmente si potrà sostenere. Sono convinto – ha proseguito – che avremo il contributo anche di queste categorie, non posso pensare che non vogliano fare la loro parte e far sì che il nostro Paese, che sta già procedendo verso un cambiamento radicale verso una normalizzazione, non abbia il loro sostegno”. (…) San Marino Oggi