Il silenzio di Pedini, i commenti dei lettori e un segnale chiaro che la crisi politica è più vicina di quanto si pensi

L’articolo pubblicato su GiornaleSM, intitolato Pedini replica alle polemiche: ‘Se non potrò restare Segretario mi dimetterò. Ho già deciso. Ma vuol dire anche crisi di Governo’”, ha avuto un’eco immediata e profonda. Il numero di letture è stato molto alto, i commenti sui social numerosi e partecipati, e soprattutto – elemento da non trascurare – non c’è stata alcuna smentita o replica da parte del diretto interessato.

Un dettaglio che non è banale. Quando un politico come Federico Pedini Amati, noto per non farsi problemi a dire la sua, sceglie il silenzio, significa quasi sempre una cosa: la notizia è vera, e sta preparando le contromosse.

Tra i commenti apparsi su Facebook colpiscono quelli di sostegno, incoraggiamento e memoria storica: c’è chi ricorda l’impegno di Pedini anche nelle emergenze, come nel 2012 durante la grande nevicata, segno che nel cuore di una parte dell’elettorato sammarinese lui ha ancora radici forti. Non mancano nemmeno le battute ironiche e affettuose, che confermano la vicinanza tra il politico e una fascia di cittadini che lo considera ancora un riferimento, anche al di là delle polemiche del momento.

Ma ciò che emerge con più forza è l’implicazione politica delle sue parole: Pedini non resterà con le mani in mano. Se sarà costretto a lasciare il suo incarico di Segretario di Stato – per decisioni interne o pressioni esterne – non accetterà il tutto con passività, e la sua uscita potrebbe innescare una crisi di Governo tutt’altro che indolore.

In un momento in cui la maggioranza sembra fragile e le tensioni interne affiorano quotidianamente, le parole – e il silenzio – di Pedini pesano più di molte mozioni. E ancora una volta GiornaleSM, con largo anticipo, ha colto il punto centrale del dibattito politico: non è solo questione di incarichi, ma di equilibri di potere. E qualcosa sta per cambiare.