Il Territorio interviene. Finalmente a San Marino i cellulari avranno “campo”. L’intervista di David Oddone

Antonella MularoniAnnuntio vobis gaudium magnum: habemus “antenne”. Ci scuseranno “dall’alto” se abusiamo della formula con la quale si annuncia il nuovo Papa, ma tanta era l’attesa che oggi la soddisfazione è incontenibile. Ebbene sì, finalmente potremo fare una telefonata a San Marino senza perdere la comunicazione. Il Segretario Mularoni lo aveva promesso: “Metterò mano al settore delle Tlc” ed è stata di parola.

Complimenti Segretario, era ora!

“Grazie, in questa legislatura si sono fatte scelte strategiche per lo sviluppo delle telecomunicazioni: da un lato la realizzazione della rete in fibra ottica, che servirà l’intero territorio della Repubblica, dall’altro la realizzazione di una infrastruttura di proprietà pubblica per i siti delle antenne necessarie per la telefonia mobile e la trasmissione dei dati in mobilità”.

Partiamo proprio dal mobile, croce e delizia – più croce a dire il vero – per tutti coloro che abitano o si trovano ad arrivare in Repubblica.

“Sul fronte del mobile, la problematica è avvertita ogni giorno di più, anche perché sempre più si utilizzano i tablet. E la trasmissione dati occupa circa il 70% dell’intera banda disponibile. Dunque una infrastruttura già insufficiente prima oggi è assolutamente impresentabile. Ha ragione: il problema lo avvertono i turisti, coloro che vengono a San Marino per lavoro, ma anche coloro che vivono e lavorano quotidianamente a San Marino, dunque tutti noi. Un sistema di tlc funzionante è una carta fondamentale per qualificarsi come Paese avanzato, in grado di attrarre investimenti e attività innovative”.

Mi faccia fare l’avvocato del diavolo: non è che con le nuove antenne aumenteranno anche i problemi per la salute?

“La ringrazio per la domanda. Ci tengo a sottolineare che in passato si è scatenata in vari Paesi la ‘fobia’ delle antenne. Oggi studi scientifici hanno dimostrato che meno antenne ci sono e più sono lontane, più lavora il nostro telefono e più le onde elettromagnetiche diventano pericolose. Paradossalmente, oggi si sa che i luoghi più rischiosi per la salute sono in vari Stati gli ospedali e le scuole, cioè le strutture che hanno le antenne più lontane. Meno ‘tacche’ abbiamo sul nostro telefono,  più lo stesso si scalda quando lo usiamo, più lo stesso è pericoloso per la nostra salute”.

Può spiegare ai lettori nel dettaglio e nella pratica in che modo interverrete sul territorio per fare funzionare i telefoni?

“Certamente. Onde dare ai nostri cittadini e più in generale a tutti gli utenti le migliori risposte, in grado di coniugare la necessità di una copertura adeguata del territorio col minimo rischio per la salute, la società di diritto italiano Polab è stata incaricata a fine 2014 di effettuare studi scientifici e presentare un progetto in grado di combinare le due esigenze. Il piano predisposto è stato adottato dal Governo nell’autunno scorso e prevede la realizzazione in totale di 22 siti, sui quali i concessionari di tlc posizioneranno le loro antenne. Si è iniziato coi primi 8, per la progettazione dei quali nel dicembre scorso sono stati incaricati i progettisti. I progetti saranno sottoposti all’esame del Collegio Tecnico Scientifico il 23 marzo. Poi si realizzeranno in due step gli altri siti, tutti su proprietà pubblica, e tutti gli operatori di telefonia si dovranno progressivamente trasferire nei nuovi siti, corrispondendo un canone di locazione alla parte pubblica per l’utilizzo degli stessi”.

Scusi Segretario, ma San Marino riuscirà come avviene in tutti gli altri Paesi del mondo a guadagnare dal settore?

“Certamente. Le frequenze 4g avranno un costo, come avviene in tutti gli altri Paesi, essendo una risorsa pubblica importante ed allo stesso tempo una risorsa scarsa. Ciò comporterà un duplice vantaggio: lo Stato guadagnerà cifre ragguardevoli e chi si vedrà attribuite le frequenze le dovrà utilizzare, mentre sinora – dato che non costavano nulla – gli operatori di telefonia ne chiedevano l’assegnazione senza poi utilizzarle o senza utilizzarle compiutamente”.

Per quanto riguarda la fibra ottica può aggiornarci sullo stato dell’arte della situazione?

“Quanto alla fibra ottica, stanno avanzando i lavori per la realizzazione entro l’inizio dell’estate del primo lotto, cioè dell’area che interessa Rovereta ed in generale il Castello di Serravalle. In questo caso l’investimento, curato e gestito dall’AASS, prevede di utilizzare le canaline già predisposte per le altre utenze. San Marino ha deciso di arrivare con la fibra ottica ai singoli edifici, ai contatori già esistenti per le altre utenze, con un investimento certamente significativo ma allo stesso tempo con un grande risultato in termini di maggiore efficienza del servizio per gli utilizzatori finali. Quando questa infrastruttura sarà attiva la si potrà utilizzare per l’erogazione di tantissimi servizi, presenti e futuri”.

Un’ultima doverosa domanda. Tempi e costi dell’intero “pacchetto”?

“L’obiettivo è l’installazione dei primi 8 siti entro l’estate e dei successivi 15 al più tardi entro il 2017. Per i costi, Le confermo che saranno coperti dagli operatori di telefonia a fronte del rilascio delle frequenze e della corresponsione dei canoni di locazione per l’utilizzo dei siti”.

Ecco qui di seguito i siti relativi al primo lotto delle nuove Stazioni Radio Base:

1.  Gualdicciolo – parcheggio via Fabrizio di Montebello

2.  Borgo Maggiore – impianti sportivi via Ventotto Luglio

3.  Domagnano – cimitero – Via Ottava Gualdaria

4.  Fiorina – vicino residenza Casale La Fiorina

5.  Murata – area pubblica via del Serrone

6. Montegiardino – area pubblica strada Bandirola

7. San Marino – Kursaal

8. Falciano – parcheggio strada Rovereta

Si parte dunque con le zone più problematiche per quanto riguarda la ricezione, ovvero quelle dove cade con più frequenza la conversazione al cellulare. Celermente si procederà poi con tutte le altre installazioni. Con costi che come conferma il Segretario al territorio interamente coperti dagli stessi operatori.

Concluse le 22 installazioni (le prime 8 qui sopra, poi una tranche di 7 e l’ultima con altre 7) tutti gli operatori dovranno obbligatoriamente spostarsi su questi nuovi siti che saranno opportunamente predisposti.

Il Titano dunque entra finalmente nell’era dei Paesi “civili”. Una risposta concreta agli investitori e a coloro che vogliono fare qui impresa. Un bellissimo spot per il Segretario Mularoni che porta a casa un ottimo risultato e con lei San Marino.

David Oddone, La Tribuna