Il Titano si impegna a ospitare migranti e rifugiati attraverso «micro-progetti» e «in numero adeguato» alla propria realtà. Ma anche a rompere il tabù delle unioni affettive per coppie dello stesso sesso, o comunque di iniziare a parlarne. L’ultima giornata consiliare è terminata mercoledì notte con l’approvazione di due ordini del giorno, presentati dalla maggioranza, che toccano temi sensibili per la popolazione sammarinese, quale quella dei diritti civili e dell’accoglienza. Così, il testo portato in Aula nel primo giorno della sessione consiliare da Ssd, Rf e C10 volto a far sì che anche il Titano possa fare la sua parte per aiutare migranti e rifugiati è lontano da trovare la condivisione unanime dell’Aula, ma trova una mano tesa dal capogruppo del Psd, Dalibor Riccardi, che dall’opposizione dichiara il suo personale sostegno. In dettaglio, l’odg approvato a maggioranza prevede che il Congresso di Stato si impegni a «continuare a sostenere nei consessi internazionali, in particolare nell’ambito deIl’Osce e della negoziazione nei prossimi mesi dei Global Compact on Migration and on Refugees, i diritti dei rifugiati e delle persone vittime di condizioni politiche ed economiche tragiche». Ma anche «a intensificare i rapporti con la vicina ed amica Repubblica Italiana, tenendo conto delle caratteristiche del territorio e dei nostri confini, per quanto riguarda la protezione e l’integrazione dei migranti, la lotta al crimine, la solidarietà e il partenariato». Infine, il governo dovrà adoperarsi in favore dello sviluppo di «micro-progetti volti all’accoglimento di migranti e rifugiati in numero adeguato alla nostra realtà – conclude il testo – coinvolgendo la comunità e le organizzazioni di volontariato». In prima serata, invece, l’Aula ha affrontato le unioni civili, con la presentazione in prima lettura di un progetto di legge di iniziativa popolare, volto a regolamentarle, accompagnato da due ordini del giorno, uno di Adesso.sm e l’altro di Dim. Da parte di Ps e Psd viene richiesta la procedura d’urgenza per l’approvazione del Pdl, ma a sostenere la proposta è solo Rete: la maggioranza e il Pdcs ritengono al contrario sia necessario un maggior approfondimento e la ricerca di condivisione a livello politico e tra la cittadinanza, perciò si segue l’iter normale. Alla prova del voto in Aula, non passa l’odg di Rete e Mdsi che propone una riforma normativa «per la parità di trattamento delle persone Lgbt». Viene invece approvato l’org firmato da C10, Ssd e Rf che impegna il governo «a intraprendere un percorso di condivisione con tutte le forze consiliari e sociali per elaborare le più opportune modifiche alla normativa sammarinese vigente al fine di assicurare, nell’ambito delle unioni affettive, le necessarie tutele giuridiche». Il Resto del Carlino
