Il Tribunale mette all’asta due alberghi schiacciati da debiti e fallimenti

hotel-waldorfIn appena una settimana, tra il 29 gennaio e il 5 febbraio, due pezzi della ricettività alberghiera riccionese andranno al miglior offerente. Per il Waldorf sarà la prima volta. L’hotel di viale Leoncavallo all’angolo con viale Dante andrà all’asta fallimentare con i 18 posti auto più quattro rimesse all’interno del multipiano di viale Puccini. Chi ha intenzione di portarsi a casa immobile e parcheggi dovrà fare i conti con una perizia che stima in poco più di 4 milioni di euro (4.053.000) il valore complessivo. Di questi tempi non sono affatto pochi. Tanti albergatori negli ultimi anni hanno tentato di vendere le proprie strutture. Su internet le offerte sono decine. Alcune sono oscurate e non permettono di risalire all’immobile se non con un contato diretto. In altri casi si può leggere anche il nome dell’hotel. E’ il caso dello Sporting per il quale vengono chiesti più di sei milioni di euro. Per strutture più piccole le cifre calano in modo drastico e si arriva a circa un milione di euro. Chi non riesce più a fare fronte alle spese, alza bandiera bianca. E se prima di farlo non si riesce a vendere il rischio è di finire all’asta, in tribunale. Il Waldorf, con le sue tre stelle, ha 51 camere su due piani dei tre complessivi. Ci sono anche 17 ambienti nel sottotetto ma per poterli utilizzare servirebbero dei lavori. Nel 2011 la proprietà aveva presentato l’intenzione di sopraelevare, con tanto di dia (dichiarazione di inizio attività), ma la cosa era sfumata nel nulla. Oggi saranno eventuali nuovi proprietari a poter riprendere in mano i progetti avendo la possibilità di sfruttare tutti i 2.906 metri quadri della superficie che su viale Leoncavallo mostra una grande veranda. Ciò che al momento manca è qualcuno disposto a investire più di 4 milioni di euro. Le carte si scopriranno il 29 gennaio. CHE SIA una cosa affatto semplice trovare un compratore, lo testimonia un altro caso, quello dell’hotel The One in via Nazario Sauro 20. La struttura è nuova, realizzata non più di 8 anni fa dopo la demolizione dell’edificio esistente. La concessione edilizia, infatti, risale al 2005. Già nel mese di dicembre l’hotel era andato all’asta giudiziaria del tribunale, ma nessuno si era fatto avanti. Così dal valore iniziale della perizia, stimata o in 2.240.000 euro, si è già passati a 1.680.000 euro. In questo caso i piani sono ben 6, c’è l’interrato e nonostante alcune mancanze rilevate dalla perizia depositata in tribunale, la struttura è nuova, da 4 stelle. Il giorno della verità, in questo caso, è atteso il 5 febbraio. Il resto del carlino.